Concerto al Karl der Grosse con Simone Vallerotonda, chitarra barocca e direzione, Bor Zuljan, chitarra barocca, e Gabriele Miracle, percussioni.

Con La Guitarre Royalle, I Bassifondi esplorano la musica del chitarrista barocco più famoso d’Europa del XVII secolo, Francesco Corbetta, che portò la chitarra in Inghilterra e poi alla corte del Re Sole in Francia. A partire dalla prima stampa bolognese dell’opera del 1639 fino alla seconda edizione parigina del 1674, apice della produzione del compositore pavese, La Guitarre Royalle unisce in maniera raffinata lo stile italiano, con i suoi influssi spagnoleggianti, allo stile francese, ben assimilato nella sua permanenza a Versailles del periodo lullian

o. Testimone, con le sue raccolte a stampa, dell’evoluzione compositiva della musica per chitarra da, semplice accompagnamento accordale a musica elaborata e complessa, al pari di qualsiasi altro strumento, Corbetta raggiunge il culmine di questa sapienza strumentale con i brani per due chitarre. Non si tratta di una chitarra solista accompagnata dalla seconda, bensì di due chitarre in dialogo, i cui accordi sommati creano dei veri e propri “grappoli armonici” ricchi di acciaccature, e le cui linee melodiche si muovono in contrappunto. L’organico utilizzato varia a seconda dello stile, delle caratteristiche e delle esigenze richieste da ogni singolo brano. L’aggiunta delle percussioni nelle danze ha lo scopo di riprodurre filologicamente l’uso che i danzatori stessi ne facevano, come risulta dalle fonti coeve. Esecutore incomparabile, Corbetta fu celebrato non soltanto in versi, ma anche in musica: il suo allievo Robert de Visée gli dedicò nel 1682 un commovente Tombeau.

«…Se è proprio degli animi grandi pensare e creare grandi opere, la musica di Corbetta rappresenta senza dubbio il Sublime. La sua musica trascina l’ascoltatore non alla persuasione ma all’estasi, perché ciò che è meraviglioso comporta sempre uno smarrimento, non si limita a piacere o a convincere, ma dispiega la sua forza, la sua bellezza travolgente semplicemente imponendosi…»

Da un’idea di Simone Vallerotonda, nasce l’ensemble I Bassifondi che propone la musica del XVII e XVIII secolo per liuto, arciliuto, tiorba e chitarra barocca, con l’accompagnamento del “basso continuo”. Tutti i più importanti liutisti e chitarristi dell’epoca, suonavano la loro musica “condividendola” con altri strumenti. L’esigenza di creare un comune linguaggio esecutivo e improvvisativo, spinge I Bassifondi a proporre autori meno noti del mondo degli strumenti a pizzico, ma non meno importanti, restituendoli nella loro autenticità. Una profonda ricerca delle fonti musicali, corde in budello, manuali di diminuzioni, consapevole di non raggiungere mai la Verità, spinge l’ensemble a riproporre l’antica prassi esecutiva, senza paura né soggezioni a visioni romantiche.

Il loro primo album “Alfabeto falso” (Arcana/Outhere Music 2017) ha scosso gli ascoltatori, con un repertorio per chitarra barocca ricco di stravaganze armoniche, l’alfabeto falso appunto, paragonabile al jazz moderno. Con “Roma 600”(Arcana/Outhere Music 2019), I Bassifondi esplorano gli aspetti popolari presenti nella musica romana, come specchio di quella colta. Ora, con il nuovo album “La Guitarre Royalle” (Arcana/Outhere Music, gennaio 2024), esplorano la musica a due chitarre e non solo, del più importante chitarrista italiano del Seicento: Francesco Corbetta.

Invitati nei più importanti festival di musica antica in Europa, USA, Sud-America, Australia, alla maniera dei liutisti e chitarristi dell’epoca, I Bassifondi viaggiano insieme attraverso il mondo, cercando sempre di godere serenamente la loro musica e la loro vita. Accanto ai festival specializzati, I Bassifondi suonano anche in clubs, pubs, condividendo la musica barocca in luoghi “non ufficiali” con gente comune… ma questa è un’altra storia!

Maggiori informazioni e programma

Quando
giovedì 28.11.24, ore 19.00

Dove
Karl der Grosse, Kirchgasse 14, 8001 Zürich

Mezzi pubblici
Da Bahnhofquai/HB tram no. 4 in direzione “Zürich, Bhf Tiefenbrunnen” fino alla fermata “Helmhaus”, a piedi 3 min.