La European Association of Archaeologists (EAA) ha assegnato a Roma l’organizzazione del 30° Annual Meeting per il 2024. Si tratta della prima volta a Roma e la terza in Italia (dopo Ravenna 1997 e Riva del Garda 2009).
L’EAA è la maggiore organizzazione di appartenenza degli archeologi in Europa, nata nel 1994 per riunire insieme l’intero continente con la sua storia comune e fatta di intrecci continui. Attualmente ne fanno parte circa 3000 membri dall’Europa e dal mondo, che rappresentano tutte le differenti figure di archeologi, dai professionisti agli accademici agli esperti del Patrimonio, e molte altre figure ancora, al lavoro su ogni tipo di contesti, cronologia e temi.


La Sapienza ha promosso e sarà il cuore dell’iniziativa, che coinvolge e ha ricevuto il supporto dal Consiglio Nazionale delle Ricerche - Istituto di Scienze del Patrimonio Culturale (Cnr-Ispc) e da colleghi o Dipartimenti di tutte le università statali di Roma e del Lazio: Università di Roma Tor Vergata, di Roma Tre, della Tuscia a Viterbo e di Cassino e del Lazio meridionale.
La proposta è risultata dal convergere con La Sapienza di tutte le Istituzioni di Roma e del Lazio la cui attività centrale è l’archeologia, afferenti al Ministero della Cultura, a Roma Capitale e alla Regione Lazio.
Prima di tutto, la Direzione generale musei e l’Istituto centrale per l’Archeologia del Ministero della Cultura; speciali collaborazioni sono state sviluppate con il Parco archeologico del Colosseo e con la Sovrintendenza Capitolina ai Beni culturali; con il Parco archeologico di Ostia Antica e tutti i musei autonomi statali: il Museo nazionale romano, il Museo nazionale etrusco e il Museo delle civiltà.
Inoltre la candidatura di Roma unisce assieme tutte le Soprintendenze archeologia, belle arti e paesaggio del Lazio: la Soprintendenza speciale di Roma, la Soprintendenza per l’area metropolitana di Roma e la Provincia di Rieti, la Soprintendenza per le province di Frosinone e Latina e la Soprintendenza per la provincia di Viterbo e l’Etruria meridionale.
La Regione Lazio ha aderito tramite il Gabinetto dell’ufficio di presidenza.
Le accademie straniere in Roma sono un’altra importante componente del progetto: il Reale Istituto neerlandese, la Scuola Britannica e l’Istituto archeologico Germanico, e altre istituzioni ancora potranno unirsi in futuro. L’adesione al progetto da parte delle principali associazioni professionali degli archeologi sottolinea l’unità d’intenti di tutti gli aspetti della disciplina e della professione: la Confederazione italiana archeologi (CIA), l’Associazione nazionale archeologi (Ana).
La società Symposia srl ha abbracciato il progetto e fornisce il necessario supporto tecnico e pratico, coinvolgendo il Convention Bureau Italia, Federcongressi, Mpi Italia Chapter e Icca Italia.
“Questa rete, estesa e forte, vuole espandere la portata dell’Annual Meeting tramite iniziative nella città di Roma e nell’intera regione, trasformando l’evento in un momento collettivo di discussione e celebrazione, di comunicazione e promozione, di pianificazione e immaginazione del futuro dell’archeologia, che è sempre un argomento centrale della cultura contemporanea”, sottolinea l’ateneo, che aggiunge: “un Annual Meeting dell’Eaa in ultima analisi è poi fatto di persone, di archeologi ed esperti del patrimonio con le loro passioni e capacità, che contribuiscono decisamente, anno dopo anno, allo sviluppo di nuovi approcci e alla disseminazione di nuovi risultati, volta a volta in dialogo o in contrasto con gli straordinari risultati già acquisiti negli anni da diverse tradizioni di studi. Una qualità fondamentale di questi Meeting risiede nel costante coinvolgimento di studiosi giovani, che possono promuovere le loro ricerche in un ambiente coinvolgente: il loro dinamismo e la loro energia saranno ancora più importanti nella ripresa post-pandemica, alla quale tutti aspiriamo”.
L’ateneo è già a lavoro per organizzare “un evento unico e partecipato: il vasto mondo dell’archeologia, la visione del mondo dell’archeologia, l’impero dell’archeologia stanno venendo a Roma: European archaeology is coming to Rome”.