La scultrice Veronica Branca-Masa, ospite negli spazi espositivi della Fondazione d’Arte Erich Lindenberg presenta, a dieci anni di distanza dalla sua antologica organizzata presso il Museo Vincenzo Vela di Ligornetto, un nucleo di una quindicina di sculture di marmo e alcune ardesie, accompagnate da una trentina di opere su carta e lavori calcografici. Negli spazi del Museo Villa Pia si privilegia una selezione di sculture recenti e inedite, accostate a una produzione più intima su carta realizzata a Ranzo, suo paese d’origine. Dalle carte più disparate dei disegni e dei lavori calcografici, alle ardesie incise su superfici fino ai marmi a tutto tondo, le opere di Branca-Masa si relazionano in delicati equilibri con e nello spazio.

Quando si osserva l’arte di Veronica Branca-Masa, gli elementi fondamentali nell’evoluzione storica e artistica della scultura, ossia i cambiamenti dai materiali alla tecnica, dalla destinazione alla sua liberazione concettuale, diventano incisivi. Le sue opere iniziano dalle camminate quotidiane nella cava di Crestola alla ricerca di blocchi di marmo da scolpire per poi sfrondare l’anima malleabile della materia seguendone le trame naturali. Ne scaturiscono forme archetipe in grado di conservare la stessa monumentalità sia su grande scala che nei lavori più piccoli

Biografia

Veronica Branca-Masa nasce a Locarno nel 1953, dove studia alla Scuola Magistrale Cantonale e si diploma nel 1973. Spinta dalla voglia di viaggiare e dalla passione per l’arte, si stabilisce nello stesso anno a Firenze per frequentare l’Accademia di Belle Arti. Nel 1977 consegue il diploma di pittura ma, incoraggiata dal desiderio di evasione e dalla necessità di conoscere sempre di più se stessa e il mondo, nello stesso anno parte per un lungo viaggio. Nata in realtà come un soggiorno di alcuni mesi, la sua prima esperienza post-accademica la porta in America del Sud, dove soggiorna per tre anni, fino al 1980. Appena rientrata in Ticino, pur proseguendo la sua ricerca nel campo della pittura e del disegno, si avvicina alla scultura, lavorando inizialmente il legno e la pietra da autodidatta. Poco dopo, nel 1983, decide di ripartire per il Messico dove rimane altri sei mesi.

Nel 1987, grazie alla sua prima commissione privata, un'opera monumentale che intitola Incontro: ricerca di equilibrio, si reca per la prima volta a Carrara, presso lo Studio di Scultura S.G.F. di Torano (detto anche Scuola di Torano) dove rimane alcuni mesi per completare il lavoro.
Da allora alterna soggiorni invernali a Ranzo, nella sua casa-studio, con periodi di attività a Torano. Presso lo Studio S.G.F., affiancata dalla maestria degli artigiani, trascorre i primi anni approfondendo tutte le tecniche di lavorazione del marmo e incontra scultori provenienti da tutto il mondo. Nel 1990 riceve l’invito dello scultore Manuel Neri a lavorare nel suo studio di Carrara e inaugura così un sodalizio importante che sfocia in un intenso periodo di lavoro. Durante questi anni matura la necessità di avere uno studio proprio dove poter vivere la sua vita da artista in piena libertà e a contatto diretto con la natura. Nel 1995, in un punto isolato al crocevia di accesso per le cave di marmo, acquista un terreno e crea lo Studio Artemisia, un luogo di vita e lavoro per la scultrice, ma anche di incontro e confronto con gli artisti presenti sul territorio. Nel 2005 inaugura all'interno dello Studio Artemisia, il Parco Sculture con l’installazione dell’opera Quarry Series (2003-2004).

Dal 1986 con la prima mostra alla Galleria d’arte Ca’ dal Portic di Locarno si apre la sua attività espositiva che con regolarità continua ancora oggi alternando mostre personali e collettive in Svizzera e all’estero. Dalla metà degli anni ‘90 riceve numerosi premi e riconoscimenti e le sue opere sono acquistate da musei pubblici e collezionisti privati in Svizzera e all’estero.

Veronica Branca-Masa. Frammento infinito

10.10.2021 – 10.04.2022

Museo Villa Pia, via Cantonale 24, Porza
a cura di Tiziana Lotti
in collaborazione con Veronica Branca-Masa

La mostra è accompagnata da un catalogo a cura della Fondazione, coedita da Casagrande e arricchito dai testi critici di Viana Conti, Alessia Giglio Zanetti e Vito Calabretta e da un ritratto dell’artista a cura di Carlotta Rossi.

I giornalisti possono concordare una visita riservata con la curatrice da venerdì 8 ottobre.

Si prega i giornalisti interessati di telefonare allo +41 (0)91 940 18 64 / 079 901 10 42 oppure di mandare una mail a This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it.

Inaugurazione

Domenica 10 ottobre 2021 dalle ore 15.00 al Museo Villa Pia, via Cantonale 24, 6948 Porza.

Apertura al pubblico

Martedì 10-18 Domenica 14-18 Ingresso gratuito

Visite guidate per adulti e visite guidate e atelier didattici per le scuole

Martedì e domenica su prenotazione e gratuiti
Mercoledì giovedì e venerdì su prenotazione 100,00 CHF

Info e prenotazioni

+41 (0)91 940 18 64 This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it.