Si è appena concluso a Cittadellarte Fondazione Pistoletto il Forum Città Creative UNESCO, una serie di  incontri e tavole rotonde nate col proposito di sollevare e confrontarsi con temi e problemi contemporanei coinvolgendo l'intera società in quella che è stata definita "un'opera collettiva"... o potenzialmente tale. Il tema della rigenerazione urbana è stato posto da subito al centro del dibattito attraverso la possibilità di un confronto con alcune delle realtà del circuito internazionale UNESCO di cui la città di Biella recentemente è entrata a far parte e che conta ben 250 Città Creative. Una concreta possibilità di interazione e scambio di esperienze che, legate alla prassi del fare, è stata individuata al fine di affrontare le problematiche e le sfide  che questo periodo storico ci pone, con l'obiettivo di dotarsi di ulteriori strumenti all'insegna della creatività e sostenibilità.  Foto e testo Paola Zorzi 

Ma il concept del Festival della Creatività Sostenibile (il contenitore che lega tutte queste attività),  cioè "Biella città arcipelago" si rivolge anche al territorio, nello specifico ai Comuni e relativi Assessori competenti per uno sviluppo sostenibile che hanno sottoscritto il progetto. 

Il mese di Ottobre si è aperto quindi venerdì 1 ottobre, primo dei tre giorni del Forum delle Città Creative Unesco che si è svolto in varie  sedi: il primo incontro si è tenuto all'auditorium di Città Studi (sede universitaria biellese) con una tavola rotonda che, alla presenza di Enrico Vicenti, segretario generale di UNESCO Italia, ha affrontato il tema della Formazione e Sostenibilità. Il Forum è proseguito poi nel pomeriggio al Santuario di Oropa affrontando il tema di "Acqua e sostenibilità" anche alla luce di quanto abbia rappresentato l'acqua quale fonte di energia e trasformazione all'interno del comparto tessile biellese. "Dai acqua" in gergo era infatti il segnale che le operaie biellesi utilizzavano al momento dell'accensione dei macchinari tessili, un tempo alimentati dall'acqua dei torrenti lungo i quali non a caso erano sorte tutte le fabbriche tessili. Anche in tal senso, con Biella città arcipelago, vengono intese  le tante realtà realtà e distretti distribuiti nel territorio lungo i corsi d'acqua che si vorrebbero relazionati. 

 

Il 2 ottobre il Forum tenutosi al Teatro Sociale Villani di Biella si è aperto invece con due tavole rotonde su Montagna e Sviluppo Sostenibile che ha visto come relatore l'alpinista ed esploratore  Reinhold Messner; e su Economia e Finanza Sostenibile.

Argomento quest'ultimo che personalmente considero una bella sfida visti i precedenti storici. Se da un lato infatti questi hanno consentito a questo settore di acquisire un notevole know-how, oltre che di produrre filati di pura lana vergine e fibre nobili che in aggiunta alle loro qualità intrinseche sono anche riciclabili o comunque biodegradabili al 100%; dall'altro, come tutte le industrie del Novecento, queste hanno inciso pesantemente sia sull'ambiente che sui lavoratori. 

Il Forum è proseguito poi nel pomeriggio con testimonianze dalle città creative di Pesaro, Carrara, Bologna e Bergamo.

Il terzo giorno si è svolto infine nella sede di Cittadellarte dove sono stati affrontati temi quali Food, Enogastronomia, Tessile e Moda, il tutto all'insegna della sostenibilità. 

Per l'occasione all'interno del progetto "Tessere le relazioni" è intervenuto il Console onorario per la Nabibia Knut Petter Johannesen.

Come accennato molti sono stati gli interventi di questi giorni, fra questi vorrei citare l'intervista rivolta a Ezio Manzini sulla rigenerazione urbana e su Riace dove troviamo sottolineata l'importanza attribuita alla reattività di una città e alla sua capacità di riorganizzarsi rispetto a ciò che succede, compresa la pandemia. Ezio Manzini, uno dei massimi teorici del design sostenibile, ha poi fatto notare come proprio durante la chiusura imposta dalla pandemia sia stata riscoperta l'importanza della vicinanza. Il discorso si è poi spostato su Riace e i flussi migratori con l'augurio di un futuro e differente atteggiamento della Magistratura nei confronti di questa realtà. E' stato inoltre sottolineato come categorie di persone quali i migranti e residenti non siano solo categorie astratte ma dietro alle quali ci sono donne, uomini, bambini, persone di età differenti, visi, persone reali con tutte le loro specificità non esauribili in un'idea astratta. A questo proposito è stata evidenziata l'importanza delle relazioni, della prossimità perché talvolta da sole – ha sottolineato Ezio Manzini - "le grandi idee che abbracciano il mondo" sembrano non essere sufficienti. 

Anna Zegna è invece un esempio di imprenditoria femminile di successo e in questa occasione ha voluto affermare come l'impegno rivolto alla sostenibilità di Ermenegildo Zegna venga da lontano e di come la ditta abbia fatto di questo presupposto un suo obiettivo. Interessante, a proposito del problema climatico, il riferimento ad un concetto come quello di "Tempo paziente".  Questo in un mondo in cui emergenze e problemi causati sovente dalla mancanza di una precedente riflessione (e per questo destinati gioco-forza a tornare a galla), pretenderebbero interventi risolutivi immediati. Il "Tempo paziente" fa riferimento alla possibilità sì di agire nel presente ma con un progetto a lungo termine che si spinga oltre l'emergenza e abbia una "prospettiva di durata". In conclusione il 30 e 31 ottobre si svolgerà l'appuntamento annuale di Cittadellarte con la rassegna "L'Arte al Centro 2021" per una trasformazione della società in senso responsabile. La rassegna si ripresenterà anche quest'anno con un fitto programma di mostre ed eventi.