Il Museo nazionale espone le migliori fotografie giornalistiche del mondo e della Svizzera, permettendoci così di guardare oltre i titoli delle prime pagine e riflettere.

I fotogiornalisti sono gli occhi dell’opinione pubblica mondiale. Alle due mostre «World Press Photo 2022» e «Swiss Press Photo 22», le migliori immagini giornalistiche, sia globali che nazionali, dell’ultimo anno ci permettono di considerare con calma gli eventi, che si susseguono rapidamente, da una nuova angolazione e di analizzarli con spirito critico.

Mentre «Swiss Press Photo» presenta circa 90 fotografie nelle abituali categorie attualità, vita quotidiana, storie svizzere, ritratto, sport ed estero, quest’anno il formato della mostra «World Press Photo» è cambiato. Per evitare un’eccessiva concentrazione sulla prospettiva occidentale, il concorso è stato articolato in sei competizioni regionali. Le regioni (Africa, Asia, Europa, Nordamerica con America centrale, Sudamerica, Sudest asiatico/Oceania) dispongono ora di proprie giurie che nominano le vincitrici e i vincitori della relativa regione. I premiati vengono successivamente valutati da un organo globale, che eleggerà quattro vincitrici e vincitori.

Ma anche nelle categorie della mostra «World Press Photo» c’è una novità. Ne rimangono quattro, aperte sul piano tematico – foto singole (Singles), storie composte da tre fino a dieci immagini (Stories), progetti di lunga durata che illustrano un singolo tema, con un numero di immagini non superiore a 30 (Long-Term Projects) e la nuova categoria Open Format – che permettono di mescolare le fotografie con diversi media, come ad esempio illustrazioni, video, animazioni o musica. Alla mostra si possono vedere circa 120 fotografie tratte dai progetti vincenti.