La prima tappa di Nomadic Landscape ha toccato il Biellese e nello specifico un boschetto che si trova in una zona periferica del Comune di Candelo in zona Murazza per poi spostarsi a Sordevolo nel parco di Villa Cernigliaro il cui allestimento sarà accessibile fino al 15 luglio, data in cui Mauro Cossu, artista e ricercatore sonoro multimediale, terrà la performance ''Filo armonico''. Le aree investite dal progetto ospitano un bungalow,  un modulo abitativo in legno, trasportabile con carrello, che si monta e smonta senza uso di viti e che non ha alcun impatto ambientale. Il suo padiglione, e relativo avatar online, si trasformano così in luogo di esposizione di artecontemporanea. ( foto e servizio Paola Zorzi )

 

Gli artisti coinvolti in questa fase progettuale sono: 

Francesca Conchieri, Mauro Cossu, Armando Riva, Paola Zorzi.

 

 

Francesca Conchieri  e Mauro Cossu sono anche i promotori del progetto. 

Mauro Cossu  è responsabile del progetto curatoriale Ruinas Conteporaneas (ass. Artegiovane Cagliari) e co-curatore con Francesca Conchieri delle sperimentazioni visive e sonore dell'associazione PIR Post Industriale Ruralità (Centro 3T, Sellero BS). 

Il tema del Post-industriale è un concetto che permea questo progetto come è possibile evincere dalla sintesi programmatica di NL:

 

''Il post industriale

per agire nuove strategie di sopravvivenza/

il patrimonio diffuso ex industriale/

decifrare la nuova identità dei luoghi.

 

Il post industriale, concetto proveniente dalla

sociologia e dall’economia, viene esplorato a livello

antropologico, estetico, filosofico. NL nasce da

necessità concrete che il vivere post industriale

pone: trasmedialità narrativa, gestione del tempo e

delle relazioni, delle produzioni e dismissioni

dell’abitare e generare luoghi''.

 

Questo inoltre è il link con il testo di Francesca Conchieri, una riflessione e considerazioni a partire dall'esperienza di Candelo e Sordevolo (ancora in corso) - uno sguardo esterno ma interattivo con il  territorio interessato dal progetto - Il testo è da considerarsi parte integrante del progetto.

https://nomadiclandscape.altervista.org/nomadic-landscape-1e2/

 

CANDELO

Il sito candelese è un luogo che consta di un centinaio di roveri, alcune piante da frutta e che è stato mantenuto accessibile senza che però siano stati implementati interventi troppo invasivi. Non è stato ceduto dai proprietari  per ragioni ambientali, in quanto produce ossigeno; per ragioni  paesaggistiche e perché in qualche modo è una forma resistenziale di verde tra l'avanzare di attività e costruzioni antropiche che sottraggono sempre più territorio. Va aggiunto che da più di un anno produce anche arte. 

Nella settimana compresa tra il 21 e il 25 di giugno, il progetto NL finalmente è approdato a Candelo con un ritardo di qualche anno per via del Covid e della situazione post-covid che si è venuta a creare.

Ma anche in questo frangente la sua realizzazione non è stata facile infatti dopo mesi di siccità nella settimana in questione quotidianamente  si sono scatenati violenti temporali che ne hanno ritardato la programmazione. (Questo in considerazione del fatto che pur essendoci un bungalow in loco come punto di riferimento e riparo, questo doveva comunque essere montato, e con i temporali non è stato agevole, inoltre il boschetto era parte integrante del progetto e le opere erano state realizzate e posizionate in esterno in vari punti del bosco.) 

 

LE OPERE – sito di Candelo:

di Mauro Cossu una performance - installazione dal titolo ''Filo armonico'':  una serie di corde d'acciaio tese tra i ceppi di due alberi che si trasformano in uno strumento musicale sui generis con tanto di archetto.

Francesca Conchieri ha realizzato invece un'installazione che si proietta nello spazio in modo indefinito ma che al tempo stesso si misura con i limiti dei materiali e col contesto in cui è inserita. Per la realizzazione sono stati utilizzati piccoli rami caduti dagli alberi uniti tra loro con lana grezza manipolata. Questi, posti uno dopo l'altro, creano un lungo percorso dai tratti irregolari.

I materiali naturali risultano prelevati dall'ambiente stesso in cui  l'artista si è trovata ad  interagire e sono alla base anche di un altro lavoro sempre di Francesca Conchieri che, non senza ironia, li introduce nelle tasche di un'agenda che originariamente conteneva biglietti da visita. Da cui il titolo ''I biglietti da visita non servono più a nessuno''

Di Armando Riva l'installazione "MARE",  un'opera immaginifica e poetica al tempo stesso,  immersa nel verde del fogliame, sospesa tra cielo, terra e il blu cobalto di alcune lastre poste sul terreno.

''Un metro quadrato di terreno'' è una delle opere di Paola Zorzi.

Il progetto consiste nell'osservazione e acquisizione dati relativi ad un metro quadrato di terreno. Con questa opera viene proposto un confronto diretto con la natura.  Allo stesso tempo si tratta di un'esperienza coinvolgente in cui creatività e osservazione sono sostenute da un approccio multimediale.

Sullo sfondo impossibile non vedere una precedente azione performativa ''Aprile 2022'' che comprende un centinaio di alberi segnati dal lutto attraverso una benda nera di tessuto a testimoniare lo sconcerto prodotto da una guerra in atto nel cuore dell'Europa.

Sempre di Paola Zorzi due opere legate strettamente ai ricordi del territorio in cui si svolge la manifestazione ''Ad Adele'' e ''Ricordi d'infanzia''.

 

SORDEVOLO - Parco di Villa Cernigliaro.

L'allestimento del/nel Bungalow è visitabile fino al 15 luglio, alle pareti  immagini delle performance, installazioni, momenti condivisi nel sito di Candelo.

Anche in questo luogo Francesca Conchieri ha realizzato due performance - installazioni utilizzando le foglie cadute da un canneto e da una sequoia gigante presenti nel parco di Villa Cernigliaro. Come già accennato anche Mauro Cossu nella giornata del 15 luglio terrà la performance ''Filo armonico''. L'iniziativa è da considerarsi ancora in corso.