Venerdì quattro novembre alla Wasserkirche di Zurigo, il Direttore dell’Istituto di Cultura di Zurigo Francesco Ziosi, con l’artista Francesco Bertocco, il filosofo Stefano Velotti, Professore ordinario di Estetica nel Dipartimento di filosofia della Sapienza-Università di Roma e Coordinatore del Dottorato in filosofia, e la curatrice Francesca Ceccherini, hanno inaugurato la video istallazione che unisce ricerca scientifica e documentario, “ Verdrängung”.

La video istallazione, non accoglie il pubblico frontalmente, per prima cosa si sentono i suoni dei macchinari che si usano per la cura della TMS, e nella poca luce, il fruitore  viene guidato a visionare i tre pannelli che si stagliano imponenti verso l’ingresso, e nei video  che proiettano su tre canali diversi, tre immagini contemporaneamente, della durata di sette minuti. I filmati non sono altro che la ricerca visiva e non solo ,dell’artista, ripresi durante il lock down dovuto al corona virus, in cliniche private del nord Italia che praticano la TMS. La storia, come ci ricorda la curatrice, ci porta a riflettere su di  un tema poco conosciuto, che altro non è, che  la rimozione del dolore. Il colore bianco e nero delle immagini, è voluto per dare una continuità ai filmati e un’omogeneità delle riprese in studi diversi. La ricerca di Francesco Bertocco, è partita da un  pubblicità trovata nella sua cassetta della posta, e nell’isolamento del periodo sociale, più duro degli ultimi decenni, ha dato spunto al nuovo lavoro dell’artista. 

 

 

Ma che cosa tratta in realtà Verdrängung? non altro che la rimozione della memoria come azione terapeutica. L’artista non fa altro che un’indagine visiva su quella che è la cura contemporanea, la TMS, considerata rimozione della memoria come azione terapeutica. Attraverso l’utilizzo di onde magnetiche inviate direttamente al cervello, la TMS plasma infatti il tessuto neuronale del paziente e lo modella per modificarne il comportamento. La terapia, considerata rapida e indolore, agisce senza la necessità di un percorso di lenta consapevolezza previsto invece nella terapia “analogica” che lavora verso l’accettazione e la trasformazione di un trauma. Questa tecnica rapida, diffusa negli ultimi anni in diversi paesi occidentali, apre delle riflessioni significative relative al nostro presente, al significato di erosione della memoria, allo spettro della cancellazione violenta e alle fratture che il modello capitalista, devoto alla rapidità e al controllo emotivo, ha contribuito a creare. La terapia adesso costa pochissimo, è sperimentale, e non è altro che un elisir, che promette di liberare facilmente dal dolore, poi sta a noi decidere quale dolore eliminare. Il trauma non si affronta più con prospettive lunghe, ma veloci ed indolori. Il dolore  che nella nostra vita ha un ruolo attivo, al momento in cui ne prendiamo coscienza, ma con la TMS, la passività nel rimuovere velocemente i traumi, ci rende invisibili agli occhi degli altri. 

L’opera di Francesco Bertocco, porta degli spunti di critica, di riflessione ed essendo agli albori di questa terapia, integrarla con  un pensiero critico, è stato importante per l’artista. Questo è il ruolo dell’arte contemporanea, suggerire un pensiero critico, su un tema delicato quale, le applicazioni delle ricerche mediche nel campo umano, fino a dove ci si deve spingere? quali regole etiche e morali devono disciplinarne l’uso e la somministrazione terapeutica? 

L’opera Verdrängung è stata realizzata grazie a Cantica21 – iniziativa che promuove l’arte contemporanea italiana indetta dal Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale e del Ministero della Cultura – ed entra a far parte della collezione del Museo d'Arte Moderna di Bologna, partner del progetto. Fino al 20 novembre è possibile visionare l’opera, con ingresso gratuito, a Zurigo.

Info sull’artista: 

Francesco Bertocco (1983) è un artista visivo e filmmaker. Il suo campo di ricerca si rivolge all'esplorazione del genere documentario che sviluppa negli ultimi anni attraverso l’intersezione con l’immaginario scientifico.

Nel 2009 ha conseguito la Laurea in Lettere Moderne e ha terminato il corso di Cinema e Video (MFA) presso l'Accademia di Belle Arti di Brera, Milano, nel 2011. Il suo lavoro è stato esposto in varie istituzioni, come PAC (Milan); MAMbo, (Bologna); Museo del Novecento, (Milan); Villa Romana (Florence); Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci (Prato); OCAT, (Shanghai); Fondazione Merz, (Turin); la rada - spazio per l'arte contemporanea, (Locarno); Museo de Arte Contemporáneo, Santiago, (Chile); The Italian Cultural Institute (Zurich).
Tra le mostre e gli screenings: Italian Lo Schermo dell'Arte, (Florence); Visions du Réel, International Documentary Festival, (Nyon); Stuttgarter Filmwinter-Festival for Expanded Media, (Stuttgarter); 11ª Festa do Cinema Italiano,(Lisbon); Kino der Kunst, (Munich); Museo Nacional de Bellas Artes (Santiago); 13th Bienal de Artes Mediales, Museo Nacional de Bellas Artes (Santiago); Bienal Internacional de Arte SIART, (La Paz).

Progetto a cura di Francesca Ceccherini. 

Istallazione in ambito della SLIM 2022 - Settimana Italiana nel Mondo 2022.

Installazione: Verdrängung
Dal 5 al 20 novembre 2022

Wasserkirche, Limmatquai 31 - Zurigo- 

Orari di apertura: martedì-domenica, ore 14.00-18.00, giovedì 14.00-20.00.
Ingresso libero