Testo e foto Paola Zorzi. Si tratta dell'XI edizione di una fiera d'arte che si presenta senza vincoli di spazio e di tempo. La fiera dal 2 al 5 novembre è stata ospitata negli spazi dell'ex Istituto per l'infanzia della Provincia di Torino dove un tempo veniva data assistenza ai bambini abbandonati. Gli edifici sono situati a Torino in corso Giovanni Lanza 75, non lontani dal centro città ma già immersi nel verde della collina torinese.

Il Padiglione B per l'occasione ha ospitato una quarantina tra gallerie, studi d'arte e associazioni. In esposizione opere antiche affiancate ad opere ormai storiche del Novecento.

In molti casi si trattava di capolavori che spaziavano da Canaletto a Balla, Tàpies, Bozzolini, Sonia Terk Delaunay, Carol Rama, Carla Accardi, Burri, Uncini, Soto,  Fogliati, Gilardi, Paladino solo per citarne alcuni.

Al terzo piano di questo padiglione era possibile accedere alla mostra permanente  "Una vita migliore . Frammenti di storie dell'Istituto per l'infanzia della Provincia di Torino" con installazioni fotografiche e  testimonianze (video) di adulti cresciuti in questo Istituto.

Accanto a questo,  il Padiglione A, nell'ottica di dar vita ad un "ecosistema per le Culture contemporanee dove arte e vita si legano in un binomio indissolubile"  ospitava Stanze Viventi/Living Rooms dedicato ad artisti contemporanei ed associazioni del territorio. Anche in questo caso la storia di questo luogo e i bambini che vi furono ospitati è stata fonte di ispirazione in un'interazione tra passato, presente e futuro.  

 

 

Stanze viventi si pone infatti come progetto che vuole andare oltre allo spazio architettonico trasformando in luoghi vivi quelli che normalmente potrebbero essere semplicemente attraversati e percepiti come non luoghi. Gli artisti nel realizzare queste stanze si sono relazionati con la storia e le persone che vivono in Corso Giovanni Lanza 75 con un approccio sociale sia umano che emotivo.

Le stanze continueranno a vivere in quanto saranno successivamente date in affidamento ad associazioni operanti nel territorio tramite bando.

Installazioni di:

Giulia Berra con "Topografia dell'attesa"; fannidada con "Tracce" (2022); Elena Corradi "What does it mean to care?";  Paolo Galetto "Civuoleinfinitapazienzaperaspettareciòchenonaccademai"; Andrea Caretto e Raffaella Spagna "Thaleia"; Luca Olivieri "Radio Silenzio"; Beatrice Sacco "Il passato è qualcosa che può vedere ma non può toccare"; Carlo Gloria "Il sogno di Andrea"; Maria Luigia Gioffré "Casa madre"; Sarah Bowyer "Fratelli di culla" (2022); Vittoria Mazzonis "Sui Sensi e sulle Emozioni"; Germain Ortolani &Claudia Vetrano "In Loco"; LORO (Lorenzo Petrone e Rossana Misuraca) "Still Life"; Luisa Raffaelli "Rovesciare, Riequilibrare, Rammendare"; Mery Rigo "La foresta siamo noi"; Bernat Sansò "In balia"; Michele Seffino "Phonotope #1". 

Il padiglione D, Work in progress, è stato dedicato invece alla sperimentazione artistica contemporanea.