MORBIO INFERIORE. Si terrà il 10 giugno 2022 presso lo Spazio N di Carlo Nessi a Morbio inferiore alle ore 18.30 il vernissage della nuova esposizione dell’artista ticinese Sofia Buob intitolata Scomodi Passi. L’inaugurazione si aprirà con la proiezione del video arte Victims of the Wolf, scritto e codiretto dalla stessa artista e Abed Kawsarani, coprodotto da Central Production ed Inmagine SA, con le musiche di Victor Hugo Fumagalli.

Sarà allestita nelle stanze dell’Appartamento dei Principi di Palazzo Reale dal 26 maggio al 4 settembre la mostra “Ruggero Savinio. Opere 1959-2022”, promossa e prodotta dal Comune di Milano – Cultura, Palazzo Reale e Silvana Editoriale e curata da Luca Pietro Nicoletti.
Sono passati ventitré anni dal 1999, quando Milano ospitò nella Sala Viscontea del Castello Sforzesco una grande mostra dell’artista. Ruggero Savinio (Torino 1934) torna dunque a Milano con un’esposizione antologica che presenta al pubblico alcune opere in parte inedite, o che non si vedevano da molto tempo, provenienti da collezioni pubbliche e private, ma anche dai depositi del Museo del Novecento, e che ripercorrono per intero la sua vicenda artistica e biografica.

Il Museo della Memoria, Assisi 1943-1944” continua il suo viaggio negli Stati Uniti. Il Museo, ideato e curato dalla giornalista Marina Rosati e realizzato dall'Opera Casa Papa Giovanni, fondazione della Diocesi di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino, racconta la storia dei 300 ebrei salvati grazie allo spirito dell’accoglienza francescana di Assisi.

E' stato inaugurato al Museo Gypsotheca Antonio Canova di Possagno(TV) il secondo appuntamento espositivo del 2022 degli Anniversari Canoviani, iniziativa che celebra i 200 anni dalla morte del genio del Neoclassicismo.
In programma sino al 5 novembre, la mostra “Canova e il dolore. Le stele Mellerio. Il rinnovamento della rappresentazione sepolcrale”, ideata da Vittorio Sgarbi e curata da Francesco Leone e Stefano Grandesso, con la direzione artistica di Contemplazioni, trova il suo apice nella ricomposizione, per la prima volta dal loro smembramento, dei due monumenti Mellerio, voluti dal conte Giacomo Mellerio in memoria dello zio Giovanni Battista e della moglie Elisabetta Castelbarco, dopo aver visitato lo studio romano di Canova.

La Fondazione Ferrero di Alba presenta un nuovo progetto espositivo dedicato al pittore e incisore torinese Giacomo Soffiantino (1929-2013): è la mostra “Soffiantino tra oggetto e indefinito” che si è aperta  e proseguirà sino al 30 giugno, con la curatela di Luca Beatrice, Michele Bramante e Adriano Olivieri.

In concomitanza con la 59a Biennale di Venezia, intitolata “Il latte dei sogni” e curata da Cecilia Alemani, sino al 23 ottobre il Museo Archeologico Nazionale di Venezia ospita la mostra “HistoryNow” dell'artista inglese Marc Quinn. La personale, co-curata da Francesca Pini e Aindrea Emelife, dialoga conti tesori custoditi dal museo in Piazzetta San Marco, di fronte a Palazzo Ducale, con il suo magnifico cortile cinquecentesco opera di Vincenzo Scamozzi, le logge e la statua di Agrippa, uno dei più antichi musei pubblici d'Italia, fondato nel 1587, grazie alla lungimiranza di due patriarchi rinascimentali, il cardinale Domenico Grimani e suo nipote, il mecenate Giovanni Grimani.

Dal 20 maggio al 14 agosto 2022, la Kunsthaus Zürich presenta la più ampia panoramica di quaderni di schizzi dell'artista svizzero Rudolf Koller (1828–1905) fino ad oggi. Koller è noto per i suoi caratteristici ritratti di animali e per il "Gotthardpost", un dipinto iconico nella storia dell'arte svizzera, che si trova anche al Kunsthaus Zürich. La presentazione temporanea è stata preceduta dalla digitalizzazione e dal parziale restauro di circa 3.600 pagine di sketchbook.

La galleria A arte Invernizzi inaugura il prossimo 19 maggio alle ore 18 la mostra personale “Michel Verjux. Découper plier éclairer: des corps et du vide?” che rimarrà aperta al pubblico fino al 13 luglio.
Michel Verjux dal 1983 concepisce la sua opera come intervento luminoso; in questa mostra, però, cerca di indagare con nuovi termini l’idea di vuoto, luogo e spazio.

Mai come in alcune delle composizioni di  Philip Corner, che si collocano in quel territorio intermedio che sta tra la composizione musicale, l'arte visiva e l'evento performativo, l'introduzione dell'elemento aleatorio fu così poetico e al tempo stesso fermo, forte, perentorio nella sua volontà di misurarsi con l'imprevisto, così come di sottrarsi al conformismo della composizione classica di tradizione occidentale. Foto e testo Paola Zorzi 








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