L'artista italiano Jago, l'icona Whoopi Goldberg e alcuni membri delle istituzioni locali hanno svelato la nuova scultura in marmo "Look Down" a Thomas Paine Park a New York. La grande scultura in marmo di un bambino addormentato è stata ispirata dalla visita dell'artista a New York nel 2018, quando Jago è stato attratto dai senzatetto che dormivano per strada. Jago si è reso conto di come sia purtroppo frequente diventare insensibili alla loro vista, e passare accanto a loro senza più accorgersene. Questa consapevolezza lo ha colpito profondamente, facendolo riflettere sul fatto che ogni senzatetto è stato un bambino, con una madre e un punto di partenza nella vita.

In mostra fino al 06 aprile 2025, l'alta oreficeria di Lucenra della famosa famiglia Bossard. Tante opere d'arte esposte a Museo Nazionale di Zurigo che raccoglie gioielli di tutto il mondo, creati e forgiati dalle sapienti mani orefici elvetiche. 
Nel XIX secolo l’Atelier Bossard di Lucerna era una delle oreficerie più rinomate della Svizzera. Sotto la guida del fondatore Johann Karl Bossard, venivano prodotti splendide coppe, argenteria e gioielli per tutto il mondo. La mostra al Museo nazionale Zurigo fa rivivere il passato splendore dell’azienda familiare lucernese.

Aprirà mercoledì la mostra "Oltreoceano. 150 anni di arte italo-brasiliana", un tributo per il 150º anniversario dell'inizio dell'immigrazione italiana in Brasile, celebrato quest'anno in tutto il paese. Allestita presso il Salão Negro del Congresso nazionale a Brasilia, la mostra presenta opere di artisti di fama internazionale come Alfredo Volpi, Eliseu Visconti, Fulvio Pennacchi, Mario Zanini, Aldo Bonadei, Victor Brecheret, Anita Malfatti, Alfredo Ceschiatti, Glênio Bianchetti, Sergio Romagnolo, e Lina Bo Bardi, tra gli altri. In una nota diffusa la scorsa settimana, l'Ambasciatore d'Italia in Brasile, Alessandro Cortese, ha dichiarato:

Nell’area denominata Tempo, si trova un percorso per immagini dedicato al ritmo dei gesti e delle azioni in mare. Fotografie e filmati mostrano attività e operazioni della Marina Militare, dal fischio del nostromo ai clutter dei radar, dal rumore del vento alla scia di un’imbarcazione sul mare, dal tintinnio della campana allo scricchiolare delle cime, suoni che diventano un metronomo che scandisce la vita a bordo di tutte le navi. Il cuore della mostra è dedicato alla Nave scuola Amerigo Vespucci, definita dalla portaerei americana USS Independence, in uno storico incontro, come la “nave più bella del mondo”, il cui navigare diventa metafora di un racconto universale: il vascello non è solo ambasciatore dell’Italia nel mondo, ma portatore di valori quali uguaglianza tra i popoli, inclusione, educazione, formazione, solidarietà e accoglienza.

Dopo la tappa al Palazzo di Vetro, Quartier Generale delle Nazioni Unite a New York, sarà l’Ambasciata d’Italia a Washington DC, a ospitare, dal 28 giugno all’11 luglio 2024, nello spazio Piazza Italia, la mostra che celebra la storia e i valori della Marina Italiana. L’esposizione, dal titolo Ocean Stories. The Italian Navy exhibition, co-organizzata dalla Marina Militare, in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura, propone un percorso multimediale e immersivo, ideato e realizzato da Magister Art, industria creativa e culturale per la valorizzazione degli asset del Paese. La rassegna si presenta come un racconto che comunica l‘universo eterogeneo della Marina Militare, per coinvolgere ed emozionare un vasto pubblico di persone di diverse culture, nazioni ed età.

L'edizione 2024 di Art Basel si è chiusa domenica 16 giugno, dopo una settimana di forti vendite in tutti i settori del mercato. Lo spettacolo ha attirato  91.000 persone durante le sue giornate VIP e pubbliche. La Messeplatz ha ospitato Honoring Wheatfield - A Confrontation (2024) di Agnes Denes, in riferimento all'iconica opera di land art dell'artista degli anni '80. L'opera resterà esposta per tutta l'estate fino al momento della raccolta. Che non è altro che un grande campo di mais, che interrompe la monontonia del cemento grigio della piazza. 

Il ruolo del patrimonio culturale nella crescita personale, nell’inclusione sociale e nel benessere individuale e della società è sempre più riconosciuto e indagato, e molti studi hanno confermato che interessa non solo il livello cognitivo ma anche quello emozionale.  Anche con il supporto del metodo neuroscientifico, si studierà la relazione tra risposte cognitive ed emotive di fronte al patrimonio culturale. Aumentare la consapevolezza e la fiducia della cittadinanza nei confronti della complessa realtà contemporanea è l’obiettivo del  progetto europeoMETA-MUSEUM (“Moving Emotions towards confidence in the Transformative Appropriation for a Meaningful Understanding of cultural heritage: a neuroScientific approach to EUropean Museums”),

Riparazione, riutilizzo e trasformazione: una nuova mostra al Museo nazionale Zurigo passa in rassegna i metodi dell’economia circolare, dall’età della pietra fino ai nostri giorni. Benché la nozione sia relativamente recente, l’economia circolare è esistita fin dall’inizio della storia umana. Anche i nostri antenati producevano rifiuti e inquinavano l’ambiente. Ma prima dell’odierna società dell’usa e getta e del consumo, il modo in cui venivano gestiti gli oggetti e le risorse era dettato da penuria e scarsità. Per quanto possibile, gli oggetti venivano riciclati, riparati, adattati e riutilizzati.

Cosa succede quando i nativi digitali creano una mostra? Vanno alla ricerca dei pixel e li trovano nella collezione di media art del Kunsthaus di Zurigo. Dal 7 giugno al 29 settembre 2024 il Kunsthaus presenta undici opere che respirano lo spirito del nuovo millennio. Un'offerta per gli appassionati d'arte, i fan dei video e i nerd della tecnologia. Si potrebbe definirlo un tesoro nascosto: la collezione di media art del Kunsthaus Zurich è una delle più grandi della Svizzera. Luca Rey , assistente di ricerca nella collezione grafica, e Éléonore Bernard, restauratrice di media, scoprono la collezione, che comprende oltre 600 oggetti, e curano insieme la loro prima mostra. Le undici opere selezionate per “Born Digital” sono state tutte realizzate tra il 2000 e il 2005.






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