E’ stato consegnato lunedì 13 settembre all’Accademica della Crusca il “Premio Giovanni Nencioni per una tesi di dottorato in linguistica italiana discussa all’estero”, giunto alla X edizione. Quest’anno è risultato vincitore il giovane studioso svizzero, nato a Locarno, Ariele Morinini per la tesi di dottorato intitolata Lingua, letteratura e identità nella Svizzera italiana, discussa presso l’Université de Lausanne nel novembre 2019, relatore Prof. Lorenzo Tomasin.

Consegneranno il premio il Presidente dell’Accademia della Crusca Claudio Marazzini e il Presidente dell’Associazione Amici dell’Accademia della Crusca Giuseppe Rogantini Picco. Ariele Morinini si è formato presso l’Université de Lausanne, dove nel 2013 ha ottenuto una laurea magistrale in italianistica. Qui ha successivamente lavorato come assistente diplomato e ha partecipato a un progetto di ricerca finanziato dal Fondo nazionale svizzero, diretto dal prof. Lorenzo Tomasin, nell’ambito del quale ha elaborato la sua tesi di dottorato. Nello stesso ateneo ha svolto incarichi di docenza; attualmente collabora con l’Université de Lausanne e insegna alla Scuola cantonale di commercio di Bellinzona. Giovanni Nencioni (Firenze, 11 settembre 1911 - 3 maggio 2008), laureato in legge con Piero Calamandrei, linguista e lessicografo, è stato uno dei maggiori storici della lingua italiana, accademico dei Lincei, ha insegnato nelle Università di Roma, Bari, Firenze e presso la Scuola Normale Superiore di Pisa. È stato presidente dell’Accademia della Crusca dal 1972 al 2000. Il premio, istituito nel 2012 grazie al sostegno dell’Associazione Amici dell’Accademia della Crusca - Onlus, intende ricordare la costante attenzione di Giovanni Nencioni ai giovani e alla diffusione della lingua italiana e degli studi di linguistica italiana all’estero. Il premio consiste in un assegno di 2.000 euro, finanziato dall’Associazione Amici dell’Accademia della Crusca, e in un soggiorno di studio gratuito di un mese presso l’Accademia.