Il Veneto entra ufficialmente nella rete internazionale delle Riserve della Biosfera MAB Unesco, con il sito del Monte Grappa. Un traguardo importante per una Regione che vanta nove siti inseriti nella prestigiosa lista del Patrimonio Unesco e che oggi conquista un altro importante riconoscimento internazionale. Il Monte Grappa è la seconda area MAB del Veneto dopo il Delta del Po, titolo condiviso con la Regione dell’Emilia Romagna.


“Il Monte Grappa e tutto il Veneto - ha commentato un soddisfatto Luca Zaia, governatore veneto - hanno ricevuto un riconoscimento prestigioso che premia le qualità del territorio nella relazione tra uomo e natura, confermando come, qui e in tutta la regione, il rispetto dell’ambiente e dell’ecosistema vada di pari passo ed in coerenza con lo sviluppo dell’attività umana. Ancora una volta il Veneto è in prima fila con le sue eccellenze alle quali si aggiunge un altro prestigioso riconoscimento da parte dell’Unesco – sottolinea il Presidente – per una parte di territorio veneto che racchiude bellezza, storia, unicità, sostenibilità. Da questo punto di vista il Veneto è uno scrigno che passo dopo passo, sta ricevendo il giusto riconoscimento”.
“Si tratta di un’altra grande soddisfazione per il Veneto – ha aggiunto l’assessore regionale al Turismo e all’Agricoltura, Federico Caner –; da oggi, infatti, il Monte Grappa entra nella prestigiosa lista delle Riserve Unesco. Un’occasione straordinaria per la nostra terra, che allunga così la lista dei suoi titoli e riconoscimenti e si presenta al mondo intero con un biglietto da visita importantissimo, soprattutto in chiave turistica”.
“Questo riconoscimento, rispetto agli altri titoli Unesco, si contraddistingue anche per il valore della sostenibilità che veicola – ha spiegato ancora l’assessore presente alla cerimonia che si è tenuta alla Fornace di Asolo e dove ha assistito al collegamento con il Consiglio internazionale di coordinamento MAB in diretta dalla Nigeria -. Ma al di là dei titoli va sottolineato il valore intrinseco di questo sito, che esprime il rapporto equilibrato tra uomo e ambiente, attraverso la tutela della biodiversità e le buone pratiche legate allo sviluppo sostenibile”.
“Il merito di questo risultato è, dunque, frutto del lavoro di squadra e di un territorio unito – ha concluso infine l’assessore regionale –. I sindaci, in questa partita, dovranno continuare ad essere dei mediatori tra due diverse realtà: l’ecosistema ambientale e il mondo agricolo, per favorire e costruire relazioni solide tra questi due mondi nel pieno coinvolgimento delle comunità locali. Il mondo delle istituzioni deve favorire questi legami perché, non dimentichiamoci infatti che siamo la prima regione italiana per Pil agricolo e produzione”.
I lavori del Consiglio intergovernativo del Programma MAB UNESCO sono iniziati lunedì 13 e proseguiranno per tutta la settimana. La delegazione italiana, guidata dal Professor Pier Luigi Petrillo, presidente del comitato tecnico nazionale MAB UNESCO, con la presenza dell’Ambasciatore italiano all’Unesco, Massimo Riccardo, al momento della proclamazione ha espresso viva soddisfazione per questo riconoscimento che conferma che è possibile e doveroso assicurare il benessere delle comunità e lo sviluppo economico attraverso la preservazione dei valori ecosistemi.
Per i valutatori, la nuova Riserva MAB rappresenta un “ponte bio-ecologico” tra la pianura padana e l’arco alpino sud orientale, punto di unione-divisione e, quindi, di equilibrio e scambio tra climi, ecosistemi, culture ed economie.
Il Monte Grappa è la 20° Riserva della Biosfera italiana MAB/UNESCO.