Al via giovedì 30 settembre alle ore 18:00 all’Istituto Svizzero di Milano la serie di incontri e masterclass sulle arti sceniche e contemporanee Lugano Keynotes, a cura di Carmelo Rifici, direttore artistico di LAC Lugano Arte e Cultura, Paola Tripoli direttrice artistica del FIT Festival Internazionale del Teatro e della scena contemporanea e del gruppo di lavoro dei Quaderni del FIT. Ospiti del primo incontro Gianni Turchetta, docente di letteratura contemporanea all’Università Statale di Milano e Stefano Laffi, sociologo e fondatore di Codici. La serata precede e introduce la 30° edizione del FIT Festival.

Quali sono le tendenze più vive delle arti sceniche contemporanee? Quali relazioni si instaurano tra il palco e gli altri ambiti della produzione culturale? Questi alcuni degli interrogativi da cui partirà il confronto con Gianni Turchetta, storico della letteratura, e Stefano Laffi, sociologo, giovedì 30 settembre, dalle ore 18:00, all’Istituto Svizzero di Milano. Una riflessione che partirà da cinque parole chiave per parlare di contemporaneo: politica, biografia, realtà, perdita, attore. Gianni Turchetta rifletterà sull’esplosione di biografie e autobiografie nel panorama contemporaneo, Stefano Laffi sul tema della perdita, in relazione al momento pandemico, in dialogo con Carmelo Rifici e Paola Tripoli, rispettivamente direttori artistici di LAC e FIT Festival.

È questo il primo di una serie di appuntamenti che nascono dall'esperienza editoriale dei Quaderni del FIT, pubblicazioni che intendono porsi come spazio di riflessione e condivisione di sguardi sul contemporaneo. Il gruppo di lavoro che li anima – Lorenzo Conti, Maddalena Giovannelli, Francesca Serrazanetti, Renato Palazzi, Carmelo Rifici, Paola Tripoli – accompagnerà la stagione artistica 2021/22 del LAC nel suo svolgersi con altri approfondimenti e keynotes.

Nati in occasione della 25° edizione del Festival Internazionale del Teatro e della scena contemporanea nel 2016, i quaderni del FIT sviluppano approfondimenti sui temi suggeriti dal Festival. Un tavolo di confronto tra artisti, operatori e critici e allo stesso tempo uno strumento per tornare a ragionare di teatro e sul teatro, da un duplice punto di vista: quello delle prospettive critico/teoriche e quello delle diverse prassi della scena. Di anno in anno, ciascun volume della collana mette a fuoco professionalità e ambiti che costituiscono il variegato mosaico delle arti performative.

Gli appuntamenti sono ad ingresso gratuito fino ad esaurimento posti.
Le edizioni dei quaderni sono consultabili e scaricabili da www.fitfestival.ch