Nasce un nuovo attore globale dal cuore italiano nella meccanica agricola e delle costruzioni. Comer Industries - azienda di Reggiolo produttrice di mietitrebbie, trattori, aratri, falciatrici, escavatori, ruspe e generatori eolici -, ha formalizzato l’acquisizione del 100% del capitale sociale di WPG Holdco, società tedesca capogruppo di Walterscheid Powertrain Group, leader nel settore dell’off-highway (componenti e sistemi di azionamento per il settore agricolo, industriale, delle costruzioni e delle attrezzature minerarie), presente in 75 paesi e con un fatturato di 396 milioni di euro, 9 impianti produttivi, più di 2200 dipendenti, 8 marchi in portafoglio, 20 centri assistenza in 16 paesi differenti e 130 partner di distribuzione.

L’azienda reggiana - che nel 2020 ha raggiunto un fatturato di 396 milioni di euro - nasce nel 1970 come piccola realtà familiare quando i fratelli Fabio Fabrizio e Oscar Storchi fondano Comer - Costruzioni Meccaniche Riduttori - per fabbricare trasmissioni per le macchine agricole. A partire dal 1985 comincia l’espansione all’estero. Ora, alle cinque sedi in Italia, se ne aggiungono altre sette tra Gran Bretagna, Germania, Cina, Stati Uniti, India e Brasile e viene raggiunta una quota export dell’89% sul fatturato. A guidare l’azienda, dal 2017, è la seconda generazione della famiglia: Matteo Storchi, presidente e amministratore delegato, con il fratello Marco ed il cugino Cristian, hanno acquistato Comer dai genitori e zii senza attendere il “naturale” passaggio di mano, facendo passare il gruppo sotto il controllo della società Eagles Oak, controllata dalla stessa famiglia Storchi. Lo scorso anno Comer Industries ha pubblicato il bilancio di sostenibilità, in cui dà conto dei propri progetti a livello nazionale e internazionale. Nello stesso anno, in occasione del 50mo anniversario, ha inaugurato a Bangalore, in India, Vidya Home, struttura che offre vitto, alloggio e tutela a ragazze del posto, per permettere loro di completare gli studi universitari. Tra il 2019 e il 2020, l’azienda ha ridotto le emissioni del 9%, pari a 906 tonnellate di CO2 equivalenti. In Italia, lo stabilimento di Matera è diventato il primo del gruppo a essere alimentato solo da energie rinnovabili.