6 ottobre 2021: l'Istituto Italiano di Cultura di Abu Dhabi, ente governativo ufficiale dedicato alla promozione della lingua e della cultura italiana, apre al pubblico.
Il primo e unico polo culturale italiano nella regione del Golfo situato nell'area di Al Bateen, l’IIC di Abu Dhabi occupa un edificio di tre piani dotato di uno spazio polifunzionale che può ospitare vari eventi, rendendolo un'importante destinazione per l'arte e la cultura.


“Il rafforzamento dei legami economici e culturali tra l'Italia e gli Emirati Arabi Uniti è il nostro obiettivo principale”, ha detto l’ambasciatore d'Italia negli Emirati Arabi Uniti, Nicola Lener, annunciando l’apertura dell’Istituto. “In effetti, abbiamo avuto scambi in vari campi sin dagli anni '60. Siamo entusiasti all'idea di condividere il nostro patrimonio attraverso una piattaforma culturale e la creazione dell'Istituto Italiano di Cultura si pone a testimonianza di come il paese si faccia portavoce del valore della tolleranza, abbracciando le diverse culture che compongono il tessuto sociale degli Emirati Arabi Uniti”.
In qualità di appendice culturale dell'Ambasciata Italiana negli Emirati Arabi Uniti, la missione dell'Istituto sarà quella di promuovere la conoscenza, la comprensione e l'apprezzamento del patrimonio italiano e della cultura contemporanea. Attraverso eventi educativi e culturali nel campo dell'arte, della musica, della letteratura e di carattere accademico, l'IIC mira a gettare un ponte tra la cultura italiana e quella emiratina per cementarne il legame.
A dirigere il nuovo Istituto Italiano di Cultura è stata nominata Ida Zilio-Grandi, esperta di studi islamici, per la quale "con l'apertura dell'Istituto avviamo anche una cultura della condivisione con la speranza di avvicinare i diversi membri di una società multiculturale, multietnica e poliglotta. Per fare ciò, la comprensione è fondamentale perché vogliamo che si sviluppi una connessione significativa tra i componenti della società. L'Istituto è una piattaforma per mostrare il legame tra italiani e arabi, e il modo in cui la nostra ricca storia ci colleghi entrambi. Quale modo migliore per comprendere la cultura degli altri se non attraverso le arti?”.
Ad accogliere il pubblico nel nuovo Istituto sarà la mostra di un importante artista italiano contemporaneo, Fabrizio Plessi, il primo italiano a sperimentare la videoarte. Intitolata "Il muro digitale di Plessi", la mostra espone cinque installazioni video su schermi TV indipendenti che presentano l'acqua come elemento vitale. Trasmettendo un messaggio di speranza e felicità, l'artista descrive il flusso continuo della vita attraverso l'elemento acquatico nonostante conflitti e interruzioni. Spingendo i confini tra arte e scienza attraverso l'arte digitale, Plessi cerca di umanizzare la tecnologia trovando un equilibrio tra la coscienza storica dell'uomo e le nuove tecnologie che occupano un posto sempre più importante nella nostra vita quotidiana.
L'IIC prevede un calendario emozionante di eventi per i prossimi mesi. Per orari e aggiornamenti si può visitare il sito ufficiale e seguire l’Istituto sui canali Facebook, Instagram e Twitter.