L’Italia sarà il paese ospite d’onore dell’edizione 2022 della Fiera internazionale del libro di Praga (Svet knihy), che mutuerà il tema portante dal titolo di un’opera di Umberto Eco dedicata all’esperienza e alla teoria della traduzione, “Dire quasi la stessa cosa“, edito da Bompiani nel 2003.
Ad annunciarlo nei giorni scorsi è stato Radovan Auer, il direttore della rassegna, al termine di un applauditissimo incontro fra il pubblico della Fiera e lo scrittore italiano Sandro Veronesi, giunto a Praga per presentare la traduzione in lingua ceca de “Il colibrì”.


Tra i numerosi presenti la direttrice dell’Istituto Italiano di Cultura di Praga, Alberta Lai, promotrice della candidatura italiana. “Esprimo profonda soddisfazione per questo annuncio, peraltro avvenuto alla presenza di uno dei più profondi e apprezzati tra gli scrittori italiani contemporanei, quale Sandro Veronesi”, ha commentato Lai. “Nel 2022 l’Istituto da me diretto celebrerà i 100 anni dalla data di fondazione e il programma che proporremo alla Fiera internazionale del libro di Praga rispecchierà l’alto rilievo di questa ricorrenza”, ha annunciato la direttrice dell’IIC.
Svet knihy Praha è il più importante festival del libro della Repubblica Ceca. Negli ultimi appuntamenti prima della pandemia, i quattro giorni della kermesse hanno registrato una media di 50.000 visitatori, 400 espositori, 800 ospiti e 650 programmi di accompagnamento per edizione. Nonostante le restrizioni per il contenimento dell’emergenza Covid, secondo i dati appena diffusi dagli organizzatori l’edizione 2021 della fiera può vantare 34.000 visitatori, 288 espositori, 607 ospiti e 481 programmi, con l’aggiunta di 11 mostre; i Paesi presenti sono stati 27.