Il Sistema Pelikan - il battello ecologico che ripulisce il mare dai rifiuti di Garbage Group – si internazionalizza sempre più e sbarca con il format “Blue Resilience” sulle coste della Croazia, nello specifico a Zara. Si è tenuto a fine ottobre il primo “Eco sea Croatia” con l’obiettivo di migliorare la qualità delle acque e delle spiagge della riviera zaratina attraverso un sodalizio rivolto alla tutela e alla salvaguardia delle aree marine e del loro habitat.


L’evento è stato organizzato dalla KDP Donat, società di nuoto open water di Zara grazie al sostegno del presidente Dražen Adžic, RK Sv. Roko, società subacquei di Bibinje, Zadar di cui è presidente Cani Iglic, una realtà importante che realizza oltre 15 azioni di pulizia dei fondali all’anno che ha al suo interno fotografi, biologi marini e archeologi che hanno contribuito alla pubblicazione di un manuale sul tema utilizzato in tutto il mondo. L’evento è stato, inoltre patrocinato da MO Arbanasi, circoscrizione di Arbanasi, Zara di cui è presidente Zvonimir Rogic.
Oltre 100 persone per un’intensa giornata di pulizia del mare, del suo fondale e spiaggia che ha visto il coinvolgimento di aziende specializzate nel settore, volontari e la società civile.
Presente fra i tanti intervenuti anche l’ex Ministro del Mare Trasporti e Infrastrutture croato Božidar Kalmeta. Una giornata che ha visto partecipare anche i più piccoli con lavori didattici di disegno sul tema e, grazie al Mecunarodnog centra za podvodnu arheologiju, gli archeologi del centro internazionale di archeologia subacquea di Zara, l’archeologa Zdenka Vrgoc ha tenuto un laboratorio di ceramica in cui i bambini hanno ricomposto i vasi di ceramica che si trovano sui fondali marini e Alen Petani ha invece improntato una lezione di malacofauna.
“Una grande prima anche qui sull’altra sponda dell’Adriatico – ha dichiarato Paolo Baldoni CEO di Garbage Group – che richiama ad un concetto a me molto caro: le attività di disinquinamento in mare non hanno confini e, quindi, richiedono una visione transnazionale della risoluzione dei problemi. In un’acqua dalle rarissime proprietà di trasparenza e bellezza, il nostro Gruppo insieme a volontari e società civile ha raccolto e studiato molto materiale e dato un bel segnale di cooperazione transnazionale sul tema dell’inquinamento in mare”.
“Tantissimi – ha aggiunto – anche i bambini presenti all’iniziativa che hanno, per una volta, coinvolto i loro genitori. Sono, infatti, i più piccoli in genere ad osservare rigorosamente le norme che riguardano la tutela dell’ambiente ed in questa occasione hanno avuto la possibilità di sperimentare sul campo ciò che hanno appreso, divertendosi allo stesso tempo, d’altronde il pianeta così come il futuro è il loro”.