Sono 13 le mostre in programma nel mese di dicembre che porteranno l’arte contemporanea italiana in giro per il mondo. L’Istituto Italiano di Cultura di Shanghai ospita, in collaborazione con il Pearl Art Museum, Cantica21. Dante Alighieri and Italian Artists, un percorso espositivo dove le opere di Silvia Camporesi, Leone Contini, Valentina Furian, Marta Roberti e Marinella Senatore reinterpretano in maniera inedita e attuale l’universo dantesco. L’Istituto Italiano di Cultura di Londra ospita invece l’opera realizzata da Chiara Camoni, un Autoritratto che scomposto in 29 disegni realizzati in matita su carta, si ricompone nella sintesi immaginaria di tutti i volti insieme.

L’Istituto Italiano di Cultura di Abu Dhabi presenta Older Than Love, l’opera multimediale di Martina Zanin che tratta il tema dell’aggressività attraverso la metafora del falco e della preda intrecciata al vissuto personale dell’artista. L’Istituto Italiano di Cultura di New York porta in mostra Archivi, Synthesis il progetto di Giovanna Silva che nasce dalla volontà di fotografare gli archivi e le collezioni presenti in Italia, un patrimonio spesso sconosciuto, ma denso di bellezza e di storia. La scultura ambientale Rimini Capitale Afro, realizzata da Invernomuto, replica un frammento delle mura della Melody Mecca, la nota discoteca di Rimini famosa negli anni Ottanta e Novanta per la nightlife romagnola. L’opera sarà in mostra presso la sede dell’Ambasciata d’Italia a Beirut. Patrizio è il titolo della videoinstallazione realizzata dall’artista Massimo Ricciardo ospitata dall’Istituto Italiano di Cultura di Belgrado: il film racconta l’edificazione della Cappelletta intitolata alla Madonna del Tindari realizzata dal visionario Patrizio Decembrino. In Canada, presso l’Istituto Italiano di Cultura di Toronto sarà esposto il progetto fotografico di Giacomo Segantin, Senza titolo (progetto sassaia), che nasce dall’esigenza di articolare la complessità di quello che chiamiamo paesaggio. Affari di Famiglia è il nome della videoinstallazione in programma presso l’Istituto Italiano di Cultura di Budapest realizzata da ZimmerFrei, un progetto artistico, documentario e antropologico che ritrae in modo originale lo “stato dell’arte” della famiglia contemporanea in Italia. L’Istituto Italiano di Cultura di Santiago ospita Tessitura Cosmica, un arazzo ideato da Leonardo Petrucci che riproduce la complessa geometria presente nelle meteoriti ferrose, in cui gli elementi metallici si dispongono seguendo un intricato intreccio. Il progetto Drive Tour #1 di Cristian Chironi è il protagonista della mostra organizzata dall’Istituto Italiano di Cultura di Montreal. Drive Tour è l’evoluzione fotografica di una ricerca multidisciplinare e itinerante sull’abitare che unisce architettura, design, viaggio e paesaggio: una costellazione di percorsi che porta l’artista a spostarsi in diverse città del mondo a bordo di una Fiat 127 Special chiamata “Camaleonte”, per la sua capacità di cambiare colore a seconda dei posti in cui si ferma. 32 Metri Quadri di Mare (Mediterraneo) è il titolo dell’installazione ideata da Nicola Guastamacchia che sarà ospitata dall’Istituto Italiano di Cultura di Tunisi. Il progetto prende ispirazione da 32 Metri Quadri di Mare Circa (1967) di Pino Pascali e riflette sull’impossibilità, al giorno d’oggi, di immaginare e rappresentare il Mare Mediterraneo senza considerare la sanguinosa crisi migratoria di cui è scenario. La videoinstallazione di Rebecca Moccia dal titolo Rest your eyes sarà ospitata dall’Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles: l’idea progettuale alla base dell’opera muove da una serie di esperienze recenti e riflette la volontà di concentrarsi su una sorta di “materialismo intermediale”, sulla ricerca scultorea di un’opera/stato d’animo, una sorta di iper-luogo che vada oltre il tangibile, configurandosi come una zona al contempo intima e pubblica. A queste si aggiunge la proiezione online dedicata dall’Istituito Italiano di Cultura di Los Angeles ad Andrea Martinucci e alla videoinstallazione Turbomondi (Melodia) - già ospitata a ottobre presso l’Istituto Italiano di Cultura di Tirana - in cui l’artista prosegue la sua sperimentazione linguistica sul video per sondare poeticamente il potere della parola.