Maratea è l’unico sbocco della Basilicata sul Tirreno. Affacciata sul Golfo di Policastro, presenta un paesaggio costiero mediterraneo e promontori ricoperti da una rigogliosa vegetazione. Qui la Posidonia è largamente diffusa e crea fitte praterie acquatiche popolate da una ricca fauna marina. Sull'origine del nome le ipotesi sono varie: da thea-maris (“dea del mare”), corrotto addirittura in dea maris, alla versione Mar-ar-Ethea, il cui significato è “Città dei Grandi Etei”, un popolo che dal Mar Nero si spostò a occidente, passando per Marath-ia, “la finocchiaia” ( da Marathus, “finocchio”), cioè “Terra di finocchi”, data la notevole diffusione del finocchio selvatico.

Quel che è certo è che la sua storia ha origini antichissime, che si perdono nella preistoria, con tracce risalenti ad oltre 40mila anni fa. Testimonianze di epoca romana sono venute alla luce sull’isolotto di Santo Janni da cui sono emersi i resti di alcune vasche che servivano alla lavorazione e alla conservazione del Garum, una tipica salsa ricavata dalle interiora di pesce. In epoca tardo medievale, invece, è la zona alta di Maratea, ossia la cima del Monte San Biagio, ad acquistare centralità. Qui, intorno al VII-VIII secolo d.C., si stabilirono comunità di monaci basiliani, dando origine all’abitato fortificato di Maratea Superiore, oggi chiamato Castello. Sul Monte, infatti, sono situate la Basilica dedicata al Santo Patrono e la famosa Statua del Cristo Redentore di 22 metri, tra le dieci più alte del mondo e dal 2021 gemellata con la Statua del Cristo di Rio De Janeiro. I visitatori, dopo aver ammirato la gigantesca statua, potranno esplorare le grotte della zona, tra cui spiccano la Grotta delle Meraviglie e la piccola grotta azzurra, visitabili nelle escursioni in barca. Nel corso dei secoli le vicende storiche di Maratea non vanno disgiunte da quelle che hanno segnato più in generale la Lucania, caratterizzate dalle dominazioni di bizantini, longobardi, arabi, normanni, angioini, aragonesi e spagnoli. Di questo enorme patrimonio storico e culturale, rimangono numerose testimonianze: sei torri costiere anticorsare, risalenti alla fine del XVI secolo; Maratea è anche la "città delle 44 chiese", come la Basilica di San Biagio, che ospita la statua del Santo Patrono e tradizione vuole sia sorta sul sito di un tempio pagano dedicato a Minerva, e il percorso delle Chiese del Centro Storico; Castello di Castrocucco; Villa Nitti, residenza di Francesco Saverio Nitti; e Palazzo De Lieto, che attualmente ospita la Pinacoteca Angelo Brando. Le manifestazioni più note e diffuse del folklore di Maratea sono legate alle feste religiose. La più sentita è la festa per il Patrono San Biagio a maggio, in cui la statua del santo è accompagnata in processione verso il centro storico. Caratteristica è anche la festa della Madonna di Porto Salvo a giugno, durante la quale si svolge un’affascinante processione via mare che coinvolge decine di barche e centinaia di persone. Tradizione significa anche cultura culinaria e la cucina di Maratea rispecchia il suo territorio fatto di mare ma anche di montagna. Dalle lagane coi ceci (“lagane e ciciri”) alle alici alla scapece (“Alici a’ scapici”), passando per i ravioli ripieni di ricotta, zucchero e cannella conditi con il sugo di carne, o la frittata con le cipolline. Di particolare interesse sono i prodotti alimentari, tra cui spiccano mozzarella di Massa, pomodoro costoluto, ricotta, caciocavallo, salsiccia lucana, melanzana rossa, finocchio selvatico e finocchio di mare, una pianta che cresce sugli scogli e che anticamente veniva usata come condimento dell’insalata e oggi per fare un liquore. Ora, non resta che scoprire Maratea.

COME ARRIVARE: L'aeroporto più vicino è Napoli Capodichino (200 km). La stazione di Maratea è situata sulla linea Roma-Reggio Calabria. In automobile da nord: A3 Salerno-Reggio Calabria, uscire a Lagonegro Nord-Maratea, percorrere la SS 585 uscendo a Maratea Nord, Centro o Sud; in automobile da sud: si può arrivare sia dall'A3 uscendo a Lauria sud, innestandosi sulla SP 3 e successivamente sulla SS 585, oppure seguendo la SS 18 in direzione nord.

ALTRI LUOGHI DA VISITARE: Costeggiando il mare verso sud, sono da vedere Torre di Fiuzzi e le grotte dell'Isola di Dino. Per gli amanti delle montagne, è da raggiungere il Parco delle Stelle.