Mancano pochi giorni all’11 maggio, giorno entro il quale gli italiani temporaneamente all’estero possono chiedere di votare per corrispondenza al prossimo referendum sulla giustizia, in programma a giugno.
Come previsto dalla legge, infatti, gli elettori italiani che per motivi di lavoro, studio o cure mediche si trovino temporaneamente all’estero per un periodo di almeno tre mesi, nel quale ricade la data di svolgimento della consultazione elettorale (12 giugno), nonché i familiari con loro conviventi, possono partecipare al voto per corrispondenza.


Per farlo, però, devono informare il Comune di residenza entro il prossimo 11 maggio utilizzando il modulo preparato dal Viminale: https://dait.interno.gov.it/documenti/referendum-2022-modello-opzione.pdf.
L'opzione – puntualizza il Viminale – potrà pervenire al comune per posta, per telefax, per posta elettronica anche non certificata, e potrà essere recapitata a mano anche da persona diversa dall'interessato.
Per quanto attiene ai contenuti e alle modalità di inoltro, la dichiarazione di opzione, redatta su carta libera e necessariamente corredata di copia di un documento d'identità valido dell'elettore, deve in ogni caso contenere l'indirizzo postale estero cui va inviato il plico elettorale ed una dichiarazione attestante il possesso dei requisiti previsti dalla legge.