MATURITÀ: PIÙ CAFFÈ E MENO SONNO, GLI EFFETTI COLLATERALI DELL’ESAME
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- Redazione
Stress, ansia, disturbi del sonno, sbalzi d’umore, ricorso a farmaci, cattive abitudini alimentari e molto altro. Questi gli effetti collaterali del primo esame di Maturità “quasi” post-pandemia, almeno nel formato, visto il ritorno degli scritti. Stando ad una ricerca condotta dal portale Skuola.net assieme al team di psicologi e psicoterapeuti dell’Associazione Nazionale Di.Te. (Dipendenze tecnologiche, GAP, cyberbullismo), su un campione di 1.909 ragazze e ragazzi che tra pochi giorni dovranno affrontare, a partire dal 22 giugno, l’esame di Stato, ben 7 maturandi su 10, quando ancora doveva iniziare la preparazione finale, a circa un mese dal via, già stavano provando tensione e stress. E, stando a quanto raccontano gli studenti intervistati, è facile immaginare che le cose peggioreranno ulteriormente con l’avvicinarsi dell’appuntamento.
Oltre 1 su 2 - il 51% - è certo che il proprio stato fisico subirà altri scossoni nell’immediata vigilia delle prove; molti di più - il 65%, praticamente 2 su 3 - che a peggiorare ulteriormente sarà la curva del proprio stato emotivo. Già oggi, il 71% confessa di avere a che fare con forti sbalzi d’umore dovuti alla preoccupazione per l’esame. Più in generale, sono oltre 3 su 5 a riportare impressioni negative - come ansia, rabbia, sconforto, desiderio di fuggire - se pensano all’esame. Ma il vero problema, soffermandosi sullo “stato di salute” dei ragazzi, è che tutto questo carico di stress spesso si traduce in pericolosi cambiamenti delle normali abitudini o, peggio ancora, nell’adozione o intensificazione di cattive abitudini. Alcuni esempi? Quasi il 70% sta reagendo modificando il suo rapporto col cibo: il 37% tende a mangiare troppo, il 31% troppo poco. Mentre circa 1 su 2 - il 48% - dichiara che ultimamente sta dormendo molto meno del solito per via degli esami. Anche se i comportamenti da tenere ancor di più sotto osservazione sono altri, quelli che in alcuni casi potrebbero innescare dipendenze. Perché tantissimi studenti - circa 2 su 5 - per allentare la tensione, ammettono che stanno ricorrendo a varie forme di “aiutini” per affrontare in modo più performante il ripasso finale: il 38% ha aumentato l’uso di caffè, il 40% dice che sta fumando più del solito, un altro 40% che sta usando farmaci e integratori per avere più energie fisiche e mentali. Non mancano quelli, sono circa 1 su 3, che invece hanno incrementato il consumo di sostanze che possono avere un effetto psicotropo, come alcol o droghe. E a proposito di “distrazioni”, 1 su 2 ha notato di aver incrementato il tempo passato allo smartphone per motivi non connessi alle esigenze di studio.