Non accenna a diminuire il trend che vuole gli italiani, e nello specifico le donne della penisola, sempre più longevi. Al 1° gennaio 2021, infatti, si contavano in Italia 17.177 persone residenti di 100 anni e oltre e nell’ 83% dei casi si trattava di donne. A raccontare di questo fenomeno è l’Istat, all’interno del rapporto “Centenari in Italia, una popolazione in aumento”, pubblicato il 23 giugno.

In generale, dal 2009 al 2021, le persone residenti di 100 anni e oltre sono passate da poco più di 10 mila a 17 mila, mentre quelle di 105 anni e oltre sono più che raddoppiate (+136%), passando da 472 a 1.111. Il diverso andamento tra ultra-centenari, nel complesso, e la popolazione di almeno 105 anni di età, secondo l’istituto, può essere in parte spiegato dal fatto che quest’ultima è molto selezionata e comprende solo in minima parte i nati durante la Prima guerra mondiale; hanno raggiunto i 105 anni di età, al 1 gennaio 2021, solo i nati nel primo anno di conflitto e quindi non si osservano ancora in questo segmento di età gli effetti strutturali dovuti alla scarsa numerosità dei nati durante la guerra che invece si riscontrano per chi ha tra 100 e 104 anni. A differenza delle altre fasce di età di popolazione anziana, per chi ha raggiunto o superato i 105 anni di età non si è osservata una crescita rilevante dei decessi nel corso del 2020. Le differenze con il resto della popolazione sono verosimilmente legate al fatto che la popolazione di 105 anni e più è una popolazione geneticamente selezionata, più resistente. Inoltre, quasi 9 di queste persone su 10 vivono ‘protetti’ in famiglia. A oggi la persona vivente più anziana in Italia è una donna residente nelle Marche che è alle soglie dei 112 anni; tra gli uomini il decano risiede in Toscana e ha quasi 110 anni.