Ad un anno dalla chiusura alle Scuderie del Quirinale è stata inaugurata anche in Cina la mostra “Tota Italia. Alle origini di una nazione. IV sec. a.C. – I sec. d.C.”, che sino al 9 ottobre sarà allestita al National Museum of China di Pechino.
“La cooperazione in ambito culturale costituisce un aspetto centrale dell’amicizia tra i nostri Paesi. Per questo, in un frangente ancora marcato dalla pandemia, la realizzazione a Pechino di questa iniziativa, insieme alle tante proposte culturali italiane in tutta la Cina, è la conferma che le relazioni bilaterali poggiano su fondamenta solide, convergenti tra due civiltà millenarie, unite da capacità di mediazione, curiosità e reciproca ammirazione”.

Queste le parole con cui il 10 luglio il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha salutato il presidente della Repubblica Popolare Cinese, Xi Jinping, in un messaggio letto dal ministro della Cultura, Dario Franceschini, in occasione dell’inaugurazione della mostra. L’esposizione, ha aggiunto Mattarella, “esplora le radici storiche e culturali italiane ed è espressione dell’incontro tra le numerose tradizioni e stili di vita delle civiltà italiche che danno luogo alla odierna identità, rispettosa di ciascuna di esse. Sono lieto che possa costituire occasione di ulteriore e mutua conoscenza, condividendo con i visitatori l’accesso a reperti di assoluto valore provenienti da tutta l’Italia. Voluto a coronamento del cinquantesimo anniversario delle relazioni diplomatiche, l’evento è tra i più significativi del vasto programma di iniziative predisposte per le celebrazioni dell’anno della cultura e del turismo Italia-Cina”.
La mostra, realizzata grazie alla collaborazione tra MiC e Maeci con il sostegno dell’Ambasciata d’Italia a Pechino e curata dal direttore generale Musei del MiC, Massimo Osanna, insieme al direttore del Museo Nazionale Romano, Stéphane Verger, esporrà oltre 500 opere provenienti da 18 musei e soprintendenze statali per celebrare l’anno della Cultura Italia-Cina.
L’esposizione, che riprende la mostra già ospitata dal maggio al luglio 2021 presso le Scuderie del Quirinale di Roma, è dedicata al primo processo di formazione dell’Italia come unità politica e culturale, raccontando il complesso percorso che, dal IV secolo all’età giulio-claudia, portò all’unificazione della Penisola nel segno di Roma, attraverso opere fortemente significative, a partire dalla straordinaria ricchezza culturale dell’Italia preromana, mosaico composito di genti e di tradizioni.
Rispetto all’esposizione italiana il nuovo allestimento è arricchito da oltre 40 monete, provenienti dal Medagliere del Museo Nazionale Romano. Tra le opere più rappresentative figurano il ricchissimo corredo della tomba di due guerrieri dell’antica Forentum (Lavello), il gruppo marmoreo della Triade Capitolina da Guidonia Montecelio, l'altare da Ostia con rappresentazione del Lupercale, l’Ercole in bronzo dal santuario di Ercole a Sulmona, il fregio in terracotta da Civitalba, il ritratto di Augusto da Ancona, le tavole bronzee iscritte in greco e in latino dall’antica Eraclea.
Importante novità è anche la copia del “Pugile a riposo” del Museo Nazionale Romano, realizzata in collaborazione con l’Università di Firenze appositamente per questa tappa internazionale dell’esposizione avvalendosi di tecnologie innovative.
“Tota Italia”, per l’alto livello dei suoi contenuti scientifici e per la partecipazione corale dei principali Musei Nazionali, sotto l’egida della Direzione Generale Musei, è stata individuata dal MIC come iniziativa di punta dell’Anno della Cultura e del Turismo Italia-Cina 2022.
E il ministro Franceschini è “convinto che questo anno rafforzerà ancora di più i legami tra i nostri Paesi. La mostra “Tota Italia” è un’occasione importante”, ma la speranza è che a conclusione dell’anno saranno stati creati dei “luoghi permanenti in Cina e in Italia che moltiplichino l’esposizione delle rispettive culture nei due Paesi e consolidino l’amicizia tra i nostri due popoli”, l’auspicio del ministro.
Intanto, come scrivono i due curatori, Massimo Osanna e Stéphane Verger, nell’introduzione al catalogo, “Tota Italia racconta una tappa fondamentale del percorso di costruzione dell’identità dell’Italia di oggi, mettendo in rilievo la ricca pluralità culturale del Paese e l’importante patrimonio custodito nei Musei Nazionali e Civici”.