Al centro della quinta riunione del Tavolo di coordinamento sull’Afghanistan con i rappresentanti delle Organizzazioni della società civile, degli enti locali e delle altre amministrazioni interessate, c’è stato l’esame della situazione umanitaria, l’individuazione delle priorità in vista della programmazione delle risorse 2022 e il punto sull’accoglienza e sui corridoi umanitari attivati grazie al protocollo di intesa con lo Stato italiano, firmato il 4 novembre 2021 da Comunità di Sant’Egidio, Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia, Tavola Valdese, Arci, Caritas Italiana, IOM, INMP e UNHCR. Il tutto alla luce dell’arrivo in questi giorni, con voli speciali da Teheran e Islamabad, di oltre 300 rifugiati afghani accolti nel nostro Paese, in diverse regioni da Nord a Sud, grazie appunto ai corridoi umanitari.

“L’Afghanistan – ha dichiarato la Vice Ministra agli Esteri Marina Sereni, che ha presieduto il Tavolo – rimane una delle principali aree di intervento della Cooperazione Italiana. Oltre ad assicurare il nostro contributo all’azione delle Agenzie delle Nazioni Unite e degli altri attori umanitari internazionali attivi nella Regione, con questa riunione abbiamo voluto fare il punto sulle attività delle numerose Organizzazioni della Società Civile italiana presenti nel Paese e nella regione e valutare insieme a loro le priorità e gli strumenti migliori per continuare nella nostra azione di sostegno della popolazione afgana, con particolare attenzione alla condizione delle donne, alla tutela della salute e all’educazione”