Il 2022 segna il 75° anniversario dell'istituzione formale delle relazioni bilaterali tra Canada e Italia. Nel 1947, due anni dopo la fine della Seconda guerra mondiale, le due nazioni, spiega un editoriale di Tony Loffreda pubblicato sull’ultimo numero del settimanale Il Cittadino Canadese, la rivista dei 143 mila italiani in Canada, le due nazioni riconobbero il valore e le immense opportunità di lavorare insieme. Nell’articolo viene sottolineato come la comunità degli Italo-Canadesi, che conta 1,5 milioni di persone e rappresenta una delle più grandi diaspore italiane nel mondo, mantiene, coltiva e custodisce i propri legami con la madrepatria.

Per tre quarti di secolo, i legami che uniscono Canada e Italia sono stati coltivati con cura, portando a diversi accordi, come quello sulla mobilità giovanile firmato tra Canada e Italia nel dicembre 2020 che mira a migliorare l'accesso al mercato del lavoro per Canadesi e Italiani di età compresa tra i 18 e i 35 anni. Solo pochi mesi fa, poi, il Primo Ministro Trudeau e il Primo Ministro italiano Mario Draghi hanno rinnovato il loro impegno a rafforzare ancora di più la cooperazione bilaterale su una serie di obiettivi condivisi. Tenendo anche conto della situazione geopolitica, secondo Loffreda non c'è momento migliore per esplorare nuove strategie al fine di incrementare le esportazioni canadesi in Italia, Europa e oltre. Prima della pandemia, le esportazioni sono aumentate da 2,3 miliardi nel 2017 a $ 3,7 miliardi nel 2020, un segnale inequivocabile di una partnership commerciale bilaterale sana. Nonostante queste tendenze incoraggianti, il Canada presenta un deficit commerciale con l'Italia. Gli stessi investimenti diretti esteri dall'Italia al Canada sono aumentati considerevolmente, con 5,7 miliardi nel 2021 rispetto ai soli 1,6 miliardi di dollari iniettati nell'economia italiana. Secondo l’autore, il potenziale per migliorare questi numeri è alto e bisognerebbe sfruttare la realtà post-pandemica per potenziare il modo di fare affari con l'Italia.