Si avvicinano le elezioni per il rinnovo del parlamento, e sono in diversi a domandarsi quali saranno, alla fine, i dati dell’affluenza, specialmente per quanto riguarda il voto degli italiani all’estero. A porsi l’interrogativo è anche il settimanale dei 143 mila italiani in Canada Lo Specchio, nel suo ultimo numero. Nell’articolo viene evidenziato come alle elezioni italiane del prossimo 25 settembre saranno - secondo i dati del Ministero degli Interni - oltre 4 milioni e 800mila gli italiani all'estero chiamati alle urne.

Precisamente 4.871.731 gli elettori italiani residenti all'estero chiamati al voto secondo quanto risulta dagli elenchi provvisori predisposti dal ministero dell'Interno. Per quanto riguarda la loro distribuzione geografica, la maggior parte si trova in Europa (2.645.030). Seguono America Meridionale (1.535.804), America Settentrionale e Centrale (437.802), Africa, Asia, Oceania e Antartide (253.095). Ma effettivamente, si chiede il settimanale, quanti saranno coloro che parteciperanno per eleggere chi li rappresenterà alla Camera e al Senato? Ogni risposta è azzardata, in quanto condizionata dall’efficienza del sistema di voto: chi non ha optato per votare in Italia ed è iscritto all’Aire (Anagrafe degli Italiani all’Estero) lo farà per corrispondenza. Sull’affluenza inciderà comunque e soprattutto l’interesse politico del votante, oltre alla fiducia che si ripone nella rappresentanza. Nella lettura dei dati delle precedenti previsioni è però evidente che il numero dei votanti sia andato scemando per anno, e inoltre quest’anno diminuiranno anche il numero dei Parlamentari che rappresentino gli Italiani fuori d’Italia. Una volta, e fino al 2018 erano 12 seggi alla Camera e 6 al Senato (e gli elettori da rappresentare erano 3.5 milioni). Ora, che gli elettori sono 4.871.731, e dopo la riduzione del numero di parlamentari, i rappresentanti da eleggere nei quattro collegi saranno 8 deputati (un deputato ogni 687 mila) e 4 senatori (un senatore ogni 1.375.000). Emerge dall’analisi dell’articolo come da anni sia diminuito l’interesse per la politica italiana, e a questo si è aggiunta una minore rappresentatività di una comunità che, invece, è in forte crescita.