Siamo un popolo di amanti della pasta, questo è risaputo. Anche la sola idea di rinunciare a un buon piatto di spaghetti per qualcuno è qualcosa di assolutamente inconcepibile. Eppure, con il costante aumento dei prezzi delle bollette, a partire da quelle del gas, aumentano sempre di più coloro che si pongono il problema proprio per quanto riguarda l’amato piatto di pasta. Infatti, la cottura della stessa è un procedimento che impiega parecchi minuti di gas acceso e funzionante, da quando si mette la pentola sul fuoco fino a quando si scola la pasta.

In queste ultime settimane, però, sono arrivati consigli autorevoli per non rinunciare ad un buon piatto di pasta senza dover tenere per forza acceso per molto tempo il gas e vedere quindi lievitare la propria bolletta. Si tratta della cottura passiva della pasta, ovvero a fuoco spento. A spiegarla è stato niente meno che il Premio Nobel per la Fisica Giorgio Parisi, che ha detto che quando l’acqua bolle si può provare a spegnere il gas, in modo che comunque la pasta riesca a cuocersi lo stesso, grazie soprattutto alla temperatura (dai 100° in su) che, una volta raggiunta, ci mette molto più del tempo di cottura tipico della pasta per diminuire. Unica accortezza, oltre ovviamente a ricordarsi di salare l’acqua, è di tenere il coperchio sopra la pentola. Ci voleva un Nobel per scoprirlo, dirà qualcuno? No, però si tratta comunque di un parere puntuale e blasonato, così come lo è quello di un recente studio di Pastai italiani e Unione Italiana Food secondo il quale spegnendo il fuoco dopo i primi due minuti di cottura, si può risparmiare fino al 47% di energia, limitando pure le emissioni di anidride carbonica. Anche dal mondo dei social arriva il pollice alzato per questo tipo di cottura, soprattutto da parte di Vincenzo Schettini, docente di fisica e creator della pagina “La fisica che ci piace”, seguita da migliaia e migliaia di followers che, sul tema, ha fatto un video diventato rapidamente virale. L’importante è tenere la pasta nell’acqua bollente il tempo indicato per la sua cottura, magari anche per qualche minuto in più. Il risultato sarà soddisfacente e si sarà risparmiato sul gas, che, di questi tempi, a ben pensarci, non è affatto male; il tutto senza rinunciare a uno dei piatti preferiti degli italiani nonché a una componente essenziale della dieta mediterranea.