Sta crescendo sempre di più, negli ultimi anni, l’appeal e l’interesse della terapia occupazionale per pazienti con disabilità, oppure per chi soffre di malattie o disturbi fisici o psichici. Nello specifico, si tratta di una disciplina riabilitativa che promuove la salute e il benessere attraverso l’occupazione, ovvero l’utilizzo delle attività quotidiane per migliorare le capacità di adattamento fisico, cognitivo, sociale e psicologico della persona. Ma che cos’è esattamente? A rispondere a questa domanda ci pensa la dottoressa Chiara Motti, terapista occupazionale dell’unità di riabilitazione neurologica - Centro Vamp (Valutazione e Assistenza Multispecialistica Parkinson):

“Si tratta di una disciplina riabilitativa che, utilizzando come mezzo privilegiato le molteplici attività della vita quotidiana, attraverso un intervento che può essere individuale o di gruppo, coinvolge la persona nella sua globalità al fine di migliorarne la qualità della vita”. Particolare attenzione, quindi, alla cura di sé, alle attività lavorative, scolastiche, manuali, ma anche agli hobbies e allo sport. Lo scopo della terapia, infatti, è quello di agire nell’ambito della prevenzione, cura e riabilitazione delle persone affette da malattie e disordini fisici e psichici utilizzando attività espressive, manuali rappresentative della vita quotidiana. Così facendo, i pazienti sono attivamente coinvolti nel processo riabilitativo, che diventa sempre più su misura. “Attraverso l’osservazione e l’analisi della performance occupazionale della persona, il terapista occupazionale valuta ed elabora il programma riabilitativo del paziente per favorirne la partecipazione nella vita quotidiana, intervenendo anche sugli ambienti di vita, come la casa, la scuola o il posto di lavoro” continua la dottoressa Motti. Per quanto riguarda il suo funzionamento, come detto, si tengono in considerazione la storia personale del paziente, le sue aspettative, le sue occupazioni, la sua routine e la sua attuale condizione sociale e abitativa. Dopo aver definito gli obiettivi si crea un piano di intervento attraverso il quale il terapista occupazionale individua le strategie più opportune per ciascun individuo per raggiungere l’autonomia massima possibile nelle attività di vita quotidiana e lavorativa, occupandosi inoltre dell’abbattimento delle barriere architettoniche nell’ambiente di vita dell’individuo.