Un futuro concreto, soprattutto dal punto di vista lavorativo: è questo ciò a cui puntano gli studenti. A fare da contrappeso a tutto ciò, il mondo della scuola, che in fatto di orientamento continua a procedere con il freno a mano tirato. Lo conferma una ricerca condotta da Skuola.net in collaborazione con l’Università Telematica Internazionale UniNenttuno su un campione di 2.650 alunni delle scuole superiori.

I numeri che sono emersi sono particolarmente interessanti: intano, tra gli studenti prossimi al diploma il 31% sta seriamente valutando di intraprendere una professione “digitale”; tuttavia, di questi percorsi, delle realtà e delle opportunità che fanno emergere, in classe se ne parla poco: il 57% non ha mai affrontato l’argomento con orientatori o docenti e solo il 25% ha avuto appena qualche dritta. Poco, troppo poco. Ma i giovani non si lasciano scoraggiare: il 14% ha approfondito il tema “mestieri del futuro” in famiglia con i propri amici, la stessa percentuale si è attivata autonomamente per avere maggiori dettagli sui lavori emergenti e sugli ambiti di specializzazione “innovativi”. Si punta a fare un determinato percorso soprattutto per alimentare le proprie passioni (30%), con buona pace di chi mette al primo posto il guadagno (22%). I mestieri che i diplomandi di oggi faranno in futuro difficilmente saranno simili a quelli di chi è già da parecchio tempo nel mondo del lavoro; già, ma di che mestieri stiamo parlando? Nella classifica dei desiderata degli studenti, infatti, i primi posti sono occupati da quelli legati al “Coding e sviluppo software o siti web” (15%), ma anche a “Sostenibilità e Green”, in particolar modo per quanto riguarda le nuove tecnologie legate all’ambiente (13%) e al “Digital e Influencer Marketing” (13%). Prende sempre più piede il mondo delle “Psicotecnologie”, ossia le nuove tecnologie applicate alla psicologia (11%) e il macro-settore della “Intelligenza Artificiale” (11%). Buono, infine, anche il riscontro dell’area “Fintech”, cioè le attività di economia e finanza che si svolgono online (9%). Insomma, i giovani hanno prospettive avvincenti e interessanti; lo stesso non si può dire della scuola. Perché da questi dati emerge che ancora oggi gli studenti non vengono accompagnati dalle scuole nell’uso delle nuove tecnologie e nella conoscenza del mondo digitale, costringendo di fatto i ragazzi a farlo da soli. Assenza di consapevolezza dei cambiamenti in atto?