Come se la cavano gli studenti italiani con il nuovo governo? Male, verrebbe da dire. O, per lo meno, non così bene. Lo dimostra un’indagine condotta su un campione di 2500 ragazze e ragazzi al di sotto dei trent’anni per vedere quanto fossero informati sul neonato governo di Giorgia Meloni. Ebbene, i dati non sono proprio edificanti. In teoria, gli studenti dovrebbero sapere chi è il ministro dell’Istruzione, colui o colei che decide del futuro della scuola e di chi la vive ogni giorno, eppure solo il 42% indica Giuseppe Valditara, talvolta addirittura confuso con Anna Maria Bernini, ministro sì, ma dell’Università (e no, se ve lo state chiedendo non sono lo stesso ministero).

  E a proposito di questo dicastero, solo il 37% lo riconosce come guidato da Anna Maria Bernini, mentre per la restante parte a guidarlo sarebbe uno tra Sangiuliano, Ronzulli, Roccella e lo stesso Valditara. Esclusi i nomi noti (Salvini, Tajani, Giorgetti…), i giovani delle nuove generazioni hanno poco appeal con i ministeri e i ministri. Il meno conosciuto? Quello dell’Ambiente e della Sicurezza energetica. E fa strano che la generazione dei Fridays for Future non sappia chi sia a guidare questo ministero, ovvero Gilberto Pichetto Fratin. In confronto, i giovani sono molto più preparati su altri ministeri chiave. Il 39% accoppia correttamente Orazio Schillaci al Ministero della Salute, il 32% indovina il binomio Matteo Piantedosi - Ministero dell’Interno (e non era facile, con il leader leghista tra le opzioni che avrebbe potuto trarre in inganno i rispondenti). Se dai ministri si passa alle cariche istituzionali, la cosiddetta Generazione Z non è che se la cavi in maniera più egregia. Basti pensare che il più conosciuto è il nuovo Presidente del Senato: il 47%, ovvero la quota in assoluto più alta dell’intero sondaggio, dice giustamente che si tratta di Ignazio La Russa. Solo il 40%, invece, ha individuato il Lorenzo Fontana il presidente della Camera. Curioso, perché nei giorni della sua elezione non si era parlato d’altro, a maggior ragione in luoghi parecchio frequentati dai ragazzi e dalle ragazze, i social. L’indagine è anche l’occasione per misurare il gradimento o meno degli studenti in merito ai primi mesi del governo Meloni. Per oltre un terzo (37%) è presto per valutare, per il 34% si intravedono segnali inquietanti, mentre il 29% per il momento sposa la linea adottata.