I soldi non fanno la felicità, ma è comunque meglio piangere a bordo di un fuoristrada che su una bicicletta con le ruote sgonfie. Questa battuta, tutto sommato simpatica, racchiude una grande verità. Ovvero che i soldi non possono comprare la felicità; anzi, più se ne hanno e meno è semplice percepirne il valore e l’importanza. A confermarlo è la scienza. Uno studio, condotto dai ricercatori dell’Università della British Columbia, ha cercato di fare luce su questo interrogativo.

L’esperimento si è svolto in questo modo: da un lato, due donatori che hanno finanziato lo studio con due milioni di dollari, dall’altro 300 persone provenienti da Paesi diversi, alcuni a basso reddito, altri decisamente più abbienti. Ebbene, i ricercatori hanno versato a duecento partecipanti 10mila dollari l’uno, mentre gli altri cento non hanno ricevuto nulla. L’obiettivo dell’esperimento era quello di misurare gli effetti di un’improvvisa ricchezza sul mutato benessere (o meno) e sulla felicità delle persone. A chi aveva ricevuto l’ingente somma era stato dato un compito, niente male verrebbe da aggiungere: spendere tutto quello che avevano ricevuto in tre mesi. Non importava come (molti hanno puntato su un’auto o sul versamento di una caparra per una casa), l’importante era che di quei 10mila dollari non restasse nulla al termine dei tre mesi. Concluso il periodo, sia chi aveva ricevuto che chi non aveva avuto nulla doveva rispondere a un questionario. Dal test è emerso che, in generale, le persone che hanno ricevuto il denaro sono state effettivamente più felici rispetto a quelle che non hanno ricevuto nulla. Ce lo si aspettava. Tuttavia, la felicità ha avuto effetti diversi nelle diverse parti del mondo: coloro che provenivano da Paesi a basso reddito avevano una felicità superiore di tre volte rispetto a chi proveniva da Paesi ricchi.  Inoltre, il denaro ricevuto ha fornito vantaggi rilevabili anche in termini di felicità e benessere psicologico alle persone più povere, mentre i cosiddetti benestanti, al contrario, non sembravano aver subito molto gli effetti della ricchezza inaspettata. Tutto questo conferma un elemento, ovvero che un’equa distribuzione delle ricchezze potrebbe rendere più felici le persone in generale, aiutandole ad avere stili di vita più dignitosi. E, magari, aiuterebbe chi ha tanto ad apprezzare ciò che ha.