Il cervello umano, sulla base delle esperienze appena vissute, formula e aggiorna continuamente delle predizioni su quel che avverrà nell’immediato futuro e poi ne verifica la congruenza o l’incongruenza con ciò che accade per affinare le previsioni successive. Ma come avviene questo processo? Il Prof. Fabrizio Doricchi del Dipartimento di Psicologia dell’Università “La Sapienza” di Roma e della Fondazione Santa Lucia IRCCS ha svelato che la regione del cervello nota come giunzione temporo-parietale, svolge un ruolo fondamentale nell’aggiornare e modificare tali predizioni.

In uno studio appena pubblicato sull’autorevole rivista Physics of Life Reviews, è stato svelato che, in tutti questi compiti, la giunzione temporo-parietale svolge un ruolo “predittivo” e che i due emisferi cerebrali hanno ruoli “predittivi” diversi. In particolare, la giunzione temporo-parietale dell’emisfero sinistro segnalerebbe la conferma delle predizioni cognitive. In modo complementare, nell’emisfero destro la stessa area avrebbe il compito di segnalare che gli eventi reali sono diversi da quelli attesi. Per i neuroscienziati, la funzione della giunzione temporo-parietale è rimasta a lungo enigmatica e controversa. Il mistero è legato al fatto che questa zona del cervello è attiva mentre si svolgono compiti cognitivi che sembrano avere pochissimo in comune come orientare l’attenzione, recuperare informazioni dalla memoria, parlare o ascoltare quello che viene detto, mettersi empaticamente nei panni dell’altro o decidere di fare qualcosa. La scoperta della differente distribuzione nella parte sinistra e destra del cervello delle operazioni di “conferma” e “disconferma” delle predizioni cognitive, costituisce un importante passo in avanti nello studio dei meccanismi cerebrali che sono alla base della “codifica predittiva” e chiariscono il ruolo svolto dalla giunzione temporo-parietale in aspetti diversi della vita mentale.