L’osservazione dello spazio ha fatto un nuovo passo in avanti. Un team di ricercatori guidati dall’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) riporta infatti, in un articolo pubblicato su Nature Communications, le prime osservazioni della magnetosfera di Mercurio effettuate con l’esperimento Search for Exosphere Refilling and Emitted Neutral Abundances (SERENA), montato a bordo della missione ESA-JAXA BepiColombo. I ricercatori hanno catturato gli spettrogrammi in energia delle particelle misurate sia fuori che dentro la magnetosfera di Mercurio. I dati descritti nello studio fanno riferimento al primo volo ravvicinato della sonda attorno a Mercurio, nell’ottobre 2021.

Stefano Orsini, ricercatore dell’INAF di Roma e responsabile scientifico di SERENA, spiega: “Ogni osservazione ha evidenziato fenomeni sorprendenti e inattesi. Fuori della magnetosfera sono stati osservati degli eventi energetici sovrapposti al tipico vento solare emanato dalla nostra stella madre. Inoltre, un segnale a bassa energia sembra indicare la presenza di gas proveniente dal satellite, che nello spazio continua a rilasciare particelle per effetto dell’esposizione a forti sbalzi termici. Di tale ‘inquinamento’ si dovrà tenere conto per separarlo dal segnale esterno che si vuole studiare”. Orsini prosegue descrivendo la magnetosfera di Mercurio: “Ci sono i segni di diversi regimi di plasma rispetto a quelli terrestri: ciò è dovuto sia al campo magnetico del pianeta, molto più debole rispetto a quello terrestre, sia alla estrema vicinanza al Sole, che fa di Mercurio il pianeta più ‘stressato’ dalla radiazione solare di tutto il sistema planetario”.