Riposo o attività fisica: quale di queste due opzioni è la migliore per curare la sciatica? A provare a rispondere a questa tutt’altro che facile domanda è il dottor Cristiano Fusi, specialista in Fisiatria della Casa di Cura La Madonnina. “La risposta a tale quesito è semplicemente quella di ascoltare il proprio corpo: se il dolore riscontrato è molto intenso, con difficoltà deambulatorie, in questa fase è bene stare a riposo. Se, invece, la sintomatologia dolorosa non è così forte, una moderata camminata risulta utile per tenersi in movimento e rafforzare la muscolatura della schiena”. Logicamente, la sciatica va combattuta anche con i farmaci, sotto prescrizione medica, si intende, e quindi antinfiammatori, antidolorifici e miorilassanti. Ma l’attività fisica, in questo senso, può essere un incentivo vincente alla guarigione.

Nello specifico, molto utili risultano la camminata, come abbiamo visto, ma anche lo yoga, il pilates, il nuoto, la bicicletta, così come pure la ginnastica posturale. Ancora il dottor Fusi: “Uno stile di vita sedentario in posizioni scorrette come, ad esempio, passare tante ore davanti al computer con il collo allungato in avanti può provocare fastidi alla schiena. Una delle cause della sciatica, infatti, è proprio una postura scorretta (sciatica da postura) con un’eccessiva curvatura alla parte bassa della schiena (postura lordotica) o alla parte alta (postura cifotica)”. Con la sciatica, però, non bisogna scherzare. E, men che meno, fare una delle seguenti azioni: movimenti e scatti bruschi, attività sportiva intensa, attività che prevedono il sollevamento di pesi e carichi, colpi di freddo e sbalzi di temperatura, situazioni emotive e/o particolarmente stressanti che possono stimolare ulteriormente il sistema nervoso. E se la sciatica non passa? Se dopo una settimana le cose non migliorassero o, addirittura, peggiorassero, il consiglio è di rivolgersi al proprio medico. O, ancora di più, al pronto soccorso, in casi estremi come dolore improvviso e lancinante alla bassa schiena e coscia, dolore in quest’area dopo un trauma come, ad esempio, un incidente, incapacità nel controllo di vescica e/o intestino, intorpidimento e debolezza alle gambe o ai piedi.