Una nuova ricerca nel campo delle cellule staminali potrebbe portare a comprendere meglio lo sviluppo umano. “3D ECM-rich environment sustains the identity of naive human iPSCs” è infatti il titolo del lavoro pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica «Cell Stem Cell» mirato ad indagare e ad approfondire il ruolo e le caratteristiche delle cellule staminali pluripotenti. La ricerca, finanziata dalla fondazione Cariparo, è stata condotta presso i laboratori dell’Istituto Veneto di Medicina Molecolare (VIMM) dal gruppo di Nicola Elvassore - professore all’Università di Padova - con la collaborazione e il supporto di ricercatori di diversi istituti italiani e internazionali. T

ramite un approccio multidisciplinare lo studio ha permesso di identificare le componenti della matrice extracellulare che caratterizzano il microambiente delle cellule staminali pluripotenti umane “naïve“: queste cellule, ottenute tramite il processo di reprogramming (“ringiovanimento” cellulare allo stato pluripotente) sono il corrispettivo in vitro (cioè cellule coltivate in laboratorio) di quelle che troviamo nell’embrione umano prima che questo si impianti nell’utero materno. In seguito, queste cellule differenzieranno e daranno vita a tessuti extra-embrionali come placenta e a tutti gli organi e sistemi. Una volta individuati i componenti della matrice delle cellule naïve questi sono stati sfruttati per ideare un nuovo sistema di coltura tridimensionale delle cellule stesse. In questo contesto tridimensionale è possibile sia mantenere le cellule nella loro identità pluripotente “naive”, sia replicare le prime fase del processo di differenziamento e morfogenesi che si osserva in vivo con l’impianto in utero. Questo nuovo sistema di coltura permette quindi di sfruttare appieno il potenziale di queste cellule “precoci” e di conseguenza apre la possibilità per l’uso di tali cellule per lo studio di processi dello sviluppo umano ancora oggi inaccessibili.