Burnout: in quanti conoscono almeno una persona che può dire di aver vissuto questo stato d’animo di questo tipo, particolarmente diffuso in questi ultimi anni? Oppure in quanti possono confermare di averlo vissuto letteralmente in prima persona? Quando parliamo di burnout intendiamo quel malessere psicologico sul lavoro che ha portato, secondo alcune indagini, il 49% degli under 34 a dimettersi dal proprio incarico almeno una volta nella loro carriera lavorativa per preservare la propria salute mentale.

Vivere una situazione di burnout significa dover fare i conti con uno stress che porta a mancanza di energie e spossatezza, atteggiamento negativo, cinico o distaccato nei confronti del lavoro e ovviamente a un calo della produttività. È logico che una persona che vive questa situazione sulla propria pelle ha bisogno del sostegno di un professionista; non si discute. Ma altrettanto logico è attendersi che le aziende provino ad arginare questo stress psicologico dai chiari sintomi fisici con delle pratiche tanto semplici quanto centrali in fatto di benessere mentale ed emotivo. Ecco tre modi che vanno proprio in questa direzione: il primo, mantenere i buoni propositi, ovvero se un’azienda annuncia di voler risolvere il problema del burnout nella propria sede, poi deve mantenere questo intento; altrimenti, si crea l’effetto opposto, cioè innescare uno stress ancora maggiore, peraltro alimentato dalla disillusione. Poi, coinvolgere le persone, sensibilizzando sul tema i propri collaboratori di qualunque genere e mansione, espandere quindi questo coinvolgimento a ogni livello e definire le strategie più valide per affrontare eventuali situazioni di burnout. Infine, promuovere in maniera concreta il benessere e la salute mentale negli ambienti di lavoro. In fondo, si sa, maggior benessere sta a maggior coinvolgimento che, a sua volta, sta a miglior produttività; i numeri e gli esempi in questo senso parlano chiaro. Che cosa fare? Tra le tante possibilità per promuovere il benessere e la salute mentale negli ambienti di lavoro, una delle opzioni più proficue è rappresentata dal coaching e dal counseling aziendale.