Si chiama Fomo, acronimo di Fear of missing out; tecnicamente, la paura di essere esclusi. E si tratta di un fenomeno sociale in aumento, complice la costante e crescente digitalizzazione delle nostre vite, sempre più mediatiche e social, invece che sociali. Una paura che ha dei risvolti psicologici da non sottovalutare, come conferma la dottoressa Donata Pratesi, psichiatra del Centro Disturbi dell’Umore dell’IRCCS Ospedale San Raffaele di Turro. “La sensazione principale riconducibile alla Fomo è che gli altri conducono una vita più appagante della nostra, il secondo elemento è un po’ una conseguenza del primo ed è legato alla necessità di ricercare costantemente cosa stanno facendo gli altri e cosa si sta perdendo”.

Un fenomeno che riguarda tanto i giovani quanto gli adulti, con un focus specifico sugli adolescenti maschi. Non confondiamoci, però: la Fomo è sempre esistita, solo che la sfera digitale l’ha resa più ampia. Una sensazione che nasce sostanzialmente dall’impossibilità di partecipare ad attività condivise da amici e conoscenti; in altre parole, il terrore dell’esclusione. I segnali di una sofferenza da Fomo? Un controllo incessante dello smartphone e dei social, la necessità quasi fisica di essere sempre connessi e l’incapacità di trattenersi dal controllare in maniera ossessiva le notifiche. Il rischio di sviluppare patologie come ansia sociale, stress, insonnia non è irrilevante. Però, c’è un punto interessante da tenere a mente, come sottolinea la dottoressa Pratesi: “Dobbiamo innanzitutto ricordare che sui social si tende a sovrastimare la felicità e il successo degli altri. Non vediamo la reale condizione dell’altra persona, ma vediamo ciò che gli altri vogliono farci vedere. È fisiologico avere rimpianti, essere indecisi e avere paura di aver preso una scelta sbagliata”. Come contrastare la Fomo? Semplici ma essenziali consigli per il proprio benessere: avere consapevolezza del presente, ridurre il confronto ed imparare ad accettare i sentimenti di solitudine. “La chiave per contrastare questo fenomeno in crescita tra i giovani è accettare la realtà per quello che è, vivere il momento senza l’ansia di perdere qualcosa” conclude la dottoressa Pratesi.