Un team di ricerca dell’Istituto dei sistemi complessi del Consiglio nazionale delle ricerche di Roma (Cnr-Isc) in collaborazione con colleghi del Dipartimento di scienze e tecnologie chimiche dell’Università di Roma Tor Vergata, ha svelato il meccanismo di aggregazione a livello microscopico di un polisaccaride naturale, il gellano, uno zucchero complesso che ha la capacità di formare gel trasparenti e reversibili mediante il semplice raffreddamento di soluzioni del polimero in acqua e sali.

Tale proprietà, unita alle caratteristiche di biocompatibilità, atossicità e biodegradabilità, rende il gellano un composto ideale per numerose applicazioni, dall’industria farmaceutica a quella cosmetica, dal settore alimentare al restauro di beni culturali, in particolare opere d’arte cartacee.  I ricercatori e le ricercatrici hanno dimostrato che la formazione di super-aggregati di gellano avviene in due fasi: nella prima, le catene polimeriche di gellano formano strutture a doppia elica, che nella seconda fase si assemblano, dando origine ad aggregati di ordine superiore. All’interno di tale processo, un ruolo importante è svolto dai sali: “I sali di cationi divalenti, come il calcio, promuovono la rapida ed estesa formazione di aggregati, in quanto favoriscono la creazione di punti di giunzione tra le doppie eliche di gellano, diversamente dai sali di cationi monovalenti, come il sodio, che ricoprono un ruolo secondario”, spiega Emanuela Zaccarelli (Cnr-Isc) coordinatrice dello studio. La conoscenza a livello molecolare del meccanismo con cui le catene di gellano si organizzano per formare i gel, e la comprensione del ruolo svolto dai sali, favoriranno lo sviluppo di processi controllati di gelazione per la produzione di gel con le proprietà ottimali a seconda del tipo di applicazione richiesto.