Una fotografia in movimento del valore dell’editoria italiana contemporanea, arricchita dal profondo e duraturo dialogo con la cultura francese. Potrebbe riassumersi così la partecipazione italiana al Festival du Livre de Paris, che si è concluso il 23 aprile, dove dopo oltre 20 anni l’Italia è tornata in veste di Ospite d’Onore segnando il primo successo di un biennio straordinario che nel 2024 la vedrà assumere lo stesso ruolo alla Buchmesse di Francoforte. Il programma di “Passioni italiane”, raccontato dagli oltre 50 ospiti presenti, si è aperto con il significativo augurio del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che in una lunga intervista in occasione della manifestazione ha sottolineato la centralità del libro nella costruzione della cultura europea, e dall’intervento inaugurale del Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, le cui parole hanno ricordato l’indissolubile intreccio tra Italia e Francia.

“La partecipazione italiana a Parigi non poteva avere miglior cornice di quella data dalle parole del presidente Mattarella, che torniamo a ringraziare” dichiara in proposito il presidente dell’AIE – Associazione Italiana Editori Ricardo Franco Levi. “Il ruolo di Ospite d’Onore rappresenta un’incredibile vetrina per tutta la cultura e creatività italiana, di cui il libro è perno fondamentale. La partecipazione entusiasta del pubblico, l’incontro tra editori, la vicinanza di scrittrici e scrittori con i propri lettori francesi hanno ampiamente testimoniato il valore della nostra editoria all’estero”. Un legame profondo e proficuo, come evidenzia anche il presidente del Syndicat National de l'Edition Vincent Montagne: “Nei tre giorni del Festival abbiamo registrato un afflusso di pubblico e un’attenzione sempre crescenti, di portata incredibile. Una tendenza in crescita del 30% rispetto al 2022, la cui ragione non può non essere legata anche alla partecipazione dell’Italia, che ha contribuito alla grande riuscita della manifestazione con un programma di eccellente qualità”.