Inaugura il 25 maggio, nella prestigiosa sede londinese delle Galeries Bartoux, la mostra personale “OPERA” dell'artista romana Roberta Coni, che propone una serie di quadri dedicati all'opera lirica, interpretandone la complessa natura da un punto di vista pittorico. Circa 30 opere di grandi dimensioni tre metri per due (tecnica mista olio, acrilico su tela) agiscono in sintonia, nel rispetto dello spettacolo più complesso che si possa vedere a teatro.

L'artista si immerge nelle personalità più rappresentative del dramma in musica, traducendone gli impeti con partecipazione emotiva. È palpabile, dal punto di vista concettuale, la stretta vicinanza con Botticelli: come l'artista fiorentino, la Coni dipinge l'ascesa alla spiritualità, con delicato ed eloquente lirismo contemporaneo. Cardine della sua ricerca è la rappresentazione di ciò che è trascendente: senza tralasciare il ruolo di amore e bellezza, virtù mediatrici e necessarie per l'esistenza dell'uomo, la Coni si dedica a una sublimazione raffinata della realtà, attraversata pur tuttavia da un'energia pulsante che ne palesa la forza vitale. La materializzazione dell'idea, ciò che vi è di più prossimo al pensiero, trova espressione nella linea tracciata sulla tela, indice nel contempo di inequivocabile perizia tecnica e manifestazione della potenza dell'inconscio. Come Kazuo Shiraga, Coni affida all'immediatezza del gesto una forza del tutto spirituale, permettendo in questo modo all'anima di tracciare la sua strada. L'equilibrio tra il figurativo e l'informale trova sintesi nell'esperienza visiva, che rivela la riuscita ricerca di un'armonia tra opposti necessari. Una fissità centrale trascina lo sguardo all'interno dell'opera, assecondandone un ritmo interno che risulta rispondere a un battito del tutto proprio, esplicitato attraverso il sottile filo rosso che, correndo intorno ai profili delle figure, le colloca al di fuori del tempo ordinario. In mostra tele di grandi dimensioni, che rappresentano soggetti tratti dalle opere più celebri e più amate, muovendo dall'Aida, dall'Otello e dalla Giovanna d'Arco di Verdi per giungere alla Turandot di Puccini, accanto alla quale troveranno posto Giulietta e Romeo di Gounod, assieme alla Lucia di Lammermoor di Donizetti.  Un percorso espositivo coerente e di grande forza espressiva, attraverso il quale la Coni si rivela, ancora una volta, un'interprete di grande intensità.