BIG DATA E INTELLIGENZA ARTIFICIALE: BOLOGNA OSPITERÀ IL NUOVO ATENEO ONU
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- Redazione
Nasce ufficialmente l’UNU Institute on Big Data and Artificial Intelligence for Managing Human Habitat Change, il nuovo Istituto dell’Università dell’Onu su ‘Big data e Intelligenza artificiale per la gestione del cambiamento dell’habitat umano’, presentato il 12 giugno alla Business School di Bologna, città che ospiterà l’istituto. A presentare il documento e ad illustrare il progetto sono stati Tshilidzi Marwala, Rettore dell'Università delle Nazioni Unite, Anna Maria Bernini, Ministra dell'Università e della Ricerca, Stefano Bonaccini, Presidente della Regione Emilia-Romagna e Giovanni Molari, Rettore dell’Università di Bologna.
Presenti anche gli assessori regionali a Scuola, università, ricerca, agenda digitale, Paola Salomoni, e allo Sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali Vincenzo Colla, oltre a Matteo Lepore, sindaco di Bologna. L’istituto, come recita la stessa dichiarazione, “sfrutterà l'uso di tecnologie digitali all'avanguardia per aiutare a risolvere le pressanti sfide globali e promuovere una maggiore collaborazione internazionale”. E non a caso sorgerà in Emilia-Romagna: fu infatti la Regione che, insieme al Ministero degli Affari Esteri, nel dicembre 2020 avanzò questa proposta, accolta e ratificata nella 78esima seduta dal Consiglio dell’Università delle Nazioni Unite, a fine 2022, poi comunicata ufficialmente in una lettera al presidente Bonaccini dall’allora rettore UNU David M. Malone. Un via libera che chiudeva con parere positivo l’istruttoria tecnica avviata sul progetto della Regione, definito insieme all’Ateneo di Bologna e presentato dalla Farnesina per conto dell’Emilia-Romagna: la proposta, dettagliata ed elogiata dal Consiglio di Unu, prendeva in esame tutti gli elementi necessari per la realizzazione dell’ambizioso progetto, dalla visione agli obiettivi, dai risultati attesi alla strategia di organizzazione a attuazione, dalle tipologie di attività al budget, fino alla valutazione e alla rendicontazione. La scelta di Bologna come città ospitante dell'istituto è voluta e strategica: il fiorente ecosistema di innovazione della regione, l'accesso a ricercatori illustri, strutture di supercalcolo e infrastrutture cloud offrono un ambiente ideale per il funzionamento dell'Istituto; sinergie dinamiche con le istituzioni locali, i partner del settore e la comunità amplificheranno l'impatto e l'influenza dell'Istituto.