Le storie degli emigranti teatini raccontate da figli, nipoti e pronipoti di terza e quarta generazione che vivono all'estero. Nell'anno dedicato al turismo di ritorno o turismo delle radici, Chieti ha organizzato un'iniziativa legata al fenomeno migratorio, con l'obiettivo di far riscoprire luoghi, tradizioni, storia familiare e cultura d'origine dei teatini residenti all'estero e dei loro discendenti.

L'incontro "Il turismo di ritorno" – che come riferisce Il Centro si è tenuto al teatro Marrucino e nel corso del quale si è tenuta la presentazione della pubblicazione "Italia bella mostrati gentile", a cura del critico letterario Massimo Pasqualone - è stato organizzato dalla Cim (Confederazione italiani nel mondo) con la collaborazione della Figec/Cisal e il patrocinio della Camera di commercio Chieti-Pescara, Comune di Chieti, Provincia di Chieti, Regione Abruzzo, Uiltucs Abruzzo, Fige, Cipas ed Endas. Tra i presenti Ugo Iezzi, segretario Cim Abruzzo e dirigente FigecCisal Chieti. “Anche la nostra Chieti ha una radicata storia di emigrazione, non solo nei Paesi europei, ma anche negli altri continenti – le parole del sindaco Diego Ferrara e dell'assessore al Commercio Manuel Pantalone -, il turismo di ritorno racconta queste storie, ci fa piacere fargli eco, aprendo le porte al convegno. Siamo consapevoli di avere una città e una provincia straordinarie e il convegno ha suscitato subito il nostro interesse, non solo per i benefici che potremmo avere dal turismo di ritorno, visto anche il progressivo spopolamento della città, ma anche perché il Comune riceve costantemente richieste di documenti o di persone da parte di abruzzesi oggi di terza e quarta generazione, figli, nipoti, pronipoti che vivono all'estero”.