Dopo le tre tappe a Nuova Delhi, Londra, Berlino del roadshow internazionale ‘Road to Trento’, che per il secondo anno consecutivo ha portato nel mondo i temi della manifestazione economica più importante e conosciuta d’Italia, e mentre è in corso il tour nazionale nelle Università, è giunto il momento di svelare i tanti protagonisti e le numerose novità della 19^ edizione del Festival dell’Economia di Trento, in programma dal 23 al 26 maggio 2024 nella vincente formula che vede per il terzo anno consecutivo il Gruppo 24 ORE insieme a Trentino Marketing nel ruolo di organizzatori per conto della Provincia autonoma di Trento e con il contributo del Comune di Trento e dell’Università di Trento.

Quattro giorni imperdibili che coinvolgeranno in modalità diffusa tutta la città di Trento e a cui prenderanno parte 5 Premi Nobel, 22 Ministri, oltre 80 relatori provenienti dal mondo accademico, 40 tra i più importanti economisti internazionali e nazionali, 60 rappresentanti delle più importanti istituzioni europee e nazionali, 40 relatori internazionali, 57 tra manager e imprenditori di alcune delle maggiori imprese italiane e multinazionali.  Quanto sta accadendo a livello globale, tra 60 guerre nel mondo ed elezioni in 76 Paesi, giustifica sempre più la domanda “Quo Vadis? I dilemmi del nostro tempo”, titolo emblematico scelto per l’edizione 2024 del Festival dall’Advisory Board del Festival (composto dal Direttore del Sole 24 Ore e presidente del Comitato Scientifico Fabio Tamburini, Paolo Magri, Emma Marcegaglia, Monica Mondardini, Giulio Sapelli, Giulio Tremonti).  Il tema dell’incertezza e instabilità a livello globale generata della guerra con i suoi impatti economici, geopolitici e sociali è diventato il fil rouge semantico su cui hanno preso forma i titoli delle due edizioni precedenti, “Dopo la pandemia e la guerra, Tra Ordine E Disordine” nel 2021 e "Il Futuro Del Futuro. Le sfide di un mondo nuovo" nel 2022, che hanno analizzato, prima, la crisi della globalizzazione e la necessità di rivedere i modelli di sviluppo mondiali e, poi, le linee guida del cambiamento e le sfide del nuovo mondo.  Ma non è soltanto la guerra che pone a tutti le domande più inquietanti: i numerosi dilemmi e dubbi della nostra epoca - dall’inverno demografico all’impatto dell’intelligenza artificiale generativa nel mondo del lavoro, dalla crisi della leadership in politica e in tanti altri settori all’urgenza della crisi climatica e della transizione energetica fino al divario nella parità di genere ancora troppo ampio – arrivano a “mettere in crisi il partito degli ottimisti e seminare, soprattutto tra le generazioni più giovani, ma non solo, – spiega il direttore Fabio Tamburini - inquietudini e incertezze sul futuro della terra e dell’umanità, che deve fare i conti con domande incalzanti, per l’appunto i dilemmi della nostra vita.”