DL SUPERBONUS, DA SENATO VIA LIBERA ALLA FIDUCIA. OPPOSIZIONI ALL'ATTACCO
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- Redazione
Con 101 voti favorevoli e 64 contrari, l'aula del Senato ha rinnovato la fiducia al governo approvando, nel testo definito dalla Commissione Finanze, il decreto Superbonus. Il provvedimento passa all'esame della Camera. Una scelta, quella della fiducia, che arriva dopo ore intense in Commissione Finanze a Palazzo Madama, culminate con la votazione il 15 maggio del mandato al relatore, Giorgio Salvitti, a riferire in Aula: seduta a cui non ha partecipato Forza Italia, né col senatore Claudio Lotito né con un sostituto. Il giorno prima, l'emendamento del governo che introduce l'obbligo da quest'anno di ripartire le detrazioni dell’agevolazione edilizia in 10 anni (e non 4), con effetto retroattivo, era stato approvato con il voto favorevole di Iv e l'astensione di Forza Italia.
L'ok al rinvio della sugar tax a luglio 2025, con una modifica introdotta nel decreto Superbonus, era stata invece rivendicata come un successo dagli azzurri. “Cari colleghi di Forza Italia, ci vuole coraggio a dire una cosa del genere. La retroattività c’è ed è un abominio giuridico e una mazzata per le imprese, che probabilmente preferiranno fallire. La retroattività è oggi una triste realtà grazie al supporto di IV al Governo, voi non avete fatto assolutamente nulla se non riempire qualche titolo di giornale, avete semplicemente scelto di astenervi. La maggioranza ha preferito sostituirvi con Renzi, ci auguriamo che almeno per il prossimo mese non andrete in giro a dire che siete 'amici' del settore produttivo del Paese. Almeno l’onestà intellettuale sarebbe gradita in questo caso”: così in una nota il capogruppo M5s al Senato Stefano Patuanelli. Le opposizioni mettono in evidenza l'assenza dei senatori azzurri durante la discussione generale: "Mi auguro che vengano per il voto di fiducia altrimenti si apre un problema molto serio. Noi siamo convinti che quel problema lo avrete il 10 giugno. Però, segnaliamo l'assenza di Forza Italia dai banchi" afferma il presidente dei senatori del Pd, Francesco Boccia, intervenendo in Aula. Alle opposizioni, che parlano di fiducia posta solo per motivi politici e non di tempistica parlamentare, il ministro Ciriani replica così: "Il decreto superbonus scade il 28 maggio e deve assolutamente essere approvato entro giovedì 16 maggio, dobbiamo dare alla Camera il tempo minimo per esaminarlo". Il capogruppo Maurizio Gasparri spiega così, invece, la posizione di Forza Italia: "Nel provvedimento alcune questioni che abbiamo posto hanno trovato risposta positiva: rivendichiamo per Forza Italia il merito di aver rinviato, ma la cancelleremo definitivamente, una tassa stupida e dannosa come la Sugar Tax. E invito anche gli uffici dei vari ministeri a rifare i conti: quella tassa, facendo crollare i consumi per l'aumento dei prezzi di prodotti di largo consumo familiare, produrrebbe minore incasso di Iva". "Sulla questione della retroattività - aggiunge - abbiamo posto delle questioni giuridiche, quindi ci siamo astenuti sull'emendamento".