ALLARME OCSE, ADULTI ITALIANI SOTTO MEDIA PER COMPETENZE COGNITIVE
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- Redazione
L'Italia si posiziona al di sotto della media Ocse in capacità nfondamentali di alfabetizzazione, matematica e problem-solving adattivo, un risultato che evidenzia una situazione di fragilità strutturale nel panorama delle competenze adulte, con impatti significativi sull'occupazione, sulla produttività e sulla coesione sociale.
E’ quello che si evince dal rapporto OCSE "Survey of Adult Skills 2023", che dipinge un quadro delle competenze degli adulti in Italia. Le e carenze sono particolarmente evidenti nel campo dell'alfabetizzazione, ovvero la capacità di comprendere e utilizzare testi per scopi pratici, professionali e civici. Un'ampia fetta della popolazione italiana riesce a gestire solo compiti di lettura molto semplici, un limite che restringe significativamente le opportunità di partecipazione attiva alla società. Analogamente, anche la numeracy, ovvero l'abilità di interpretare e lavorare con i numeri, è una competenza critica in cui l'Italia fatica a tenere il passo. L'indagine evidenzia come il 20% degli adulti italiani si collochi nei livelli più bassi di questa scala, con una scarsa capacità di utilizzare informazioni numeriche in contesti quotidiani o lavorativi. Un altro dato che fa riflettere riguarda la capacità di problem-solving adattivo, una competenza fondamentale in un'epoca dominata dalla digitalizzazione e dall'intelligenza artificiale. Anche in questo caso, gli adulti italiani dimostrano livelli di competenza inferiori rispetto alla media Ocse, limitando la loro abilità nell'affrontare situazioni nuove o complesse in modo efficace. L'Italia non si confronta soltanto con una media generale inferiore, ma anche con disuguaglianze interne che rendono il panorama ancora più complicato. Per esempio, i giovani tra i 16 ei 24 anni, che dovrebbero essere il motore del cambiamento, presentano competenze stagnanti o in declino rispetto ai coetanei di altri Paesi. Questo fenomeno è preoccupante, secondo l’Ocse, poiché indica che le politiche educative non stanno riuscendo a garantire un miglioramento generazionale delle competenze. Inoltre, le differenze di genere sono evidenti: mentre le donne superano gli uomini nell'alfabetizzazione, in ambito numerico continuano a registrarsi divari significativi, a sfavore delle donne. Un altro aspetto cruciale evidenziato dal rapporto è il peso delle origini socioeconomiche e culturali: gli adulti provenienti da famiglie con basso livello di istruzione e cittadini stranieri tendono a ottenere risultati significativamente peggiori rispetto alla media. In Italia, questi gruppi affrontano barriere maggiori rispetto ad altri Paesi Ocse, complicando ulteriormente la loro integrazione sia sul piano lavorativo che sociale.