Le scorte di gas a disposizione dell’Italia coprono il fabbisogno per l’inverno, e per i rincari di carattere speculativo il price cap introdotto in Europa dovrebbe mettere al riparo i cittadini. Il ministro dell’Ambiente, ma in questo caso soprattutto della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, a RaiNews24, butta acqua sul fuoco sull’allarme rincari energetici previsti a capo di un 2025 che segna l’interruzione delle forniture dalla Russia via Ucraina, con Arera che già segnala un aumento del 18,2% nel primo trimestre del 2025 per la bolletta elettrica dei clienti vulnerabili servito in Maggior Tutela.

“Le scorte di gas coprono il fabbisogno, non dobbiamo cadere nella spirale che ha porto l’Europa due anni fa a quei valori che erano inimmaginabili, a 350 euro” al megawattora, spiega Pichetto: “Le condizioni sono di rimanere sotto i 50 euro, ma io credo si possa lavorare per mantenere al di sotto”. Per poi ribadire che “l’Italia per questo inverno non ha un problema di ordine quantitativo, assolutamente. È chiaro che il tema rimane quello del prezzo, da marzo-aprile sarà importante avere un prezzo di carico che sia basso. Ma c’è un sistema di price-cap contro le operazioni puramente finanziarie”. Semmai la “grande battaglia europea” nell’anno appena iniziato dovrà essere quella “del disaccoppiamento”: immaginare un meccanismo “che non si basi solamente sul prezzo del gas” nel momento in cui vi sono fonti di energia meno costose. In questo senso, tra l’altro, un alleato importante potrà essere ancora una volta gli Stati Uniti, ma sarà necessario farsi trovare pronti con i rigassificatori: “Gli Stati Uniti sono un grande produttore di gas, e possono essere anche una garanzia. Il prez