PARTE LA CAMPAGNA REFERENDARIA SULLA CITTADINANZA
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- Redazione
“Questa è la prima uscita del comitato promotore dopo il giudizio di ammissibilità della Corte. Eravamo convinti che ci fosse la possibilità ed è arrivata, e adesso il comitato si allarga: ci sono molte e Ong importanti, da Amnesty a Save the Children, Oxfam, ActionAid. Si aggiungono a quel blocco sociale e politico, perché ci sono anche tutti i partiti delle posizioni a sostegno di questa richiesta referendaria per una campagna”.
Parte ufficialmente dalla Camera, dopo l’ok della Corte Costituzionale, la campagna referendaria per la riforma dei termini, da 10 a 5 anni, per l’acquisizione della cittadinanza per gli stranieri extracomunitari. Una campagna, spiega Riccardo Magi di PiùEuropa, “per cambiare una legge che ha trent'anni, che è nata vecchia e che si promette sempre di cambiarla, ma finora non è stato mai fatto”. C'è da superare l’ostacolo del quorum, anche in considerazione del fatto che mancherà il traino che avrebbe garantito il referendum sull’autonomia differenziata “ma noi abbiamo già avuto una grande sorpresa, quella delle 640mila firme in 20 giorni, nessuno ci credeva” ricorda Magi - E penso che ci sarà una grossa sorpresa anche nella partecipazione popolare. Ovviamente chiediamo al governo di non giocare sporco, quindi chiediamo di concordare con il comitato promotore la data e che non si facciano scherzi infilandola nei ponti del 1° Maggio, del 25 Aprile”. E poi “vogliamo che da subito ci sia informazione adeguata da parte della Rai perché referendum si uccidono facendo mancare le informazioni”. Non solo, spiega Magi: “chiediamo che sia consentito quello che il governo aveva detto di voler fare, cioè il voto fuori sede per gli studenti e per i lavoratori: sono milioni di persone” perché finora “il governo ha preso tutte le proposte delle opposizioni, le ha messe in una legge delega che è stata approvata dalla Camera ma al Senato si è arenata. E il governo stesso aveva detto che sarebbe partito dai referendum perché i referendum, trattandosi di un'unica circoscrizione, non pongono problemi di collegio”.