“Occupandomi di ricostruzione mi sono subito imbattuto nel problema che il vero rischio della ricostruzione è che le case, una volta riqualificate, rimangano vuote. Il calo demografico è stato descritto nella sua consistenza e nella sua gravità dal presidente dell’Istat. Ho rispolverato dalle pieghe di alcune norme fiscali la possibilità di incentivare, non con la pretesa di risolvere il problema demografico ma di alimentare la vitalità e i flussi delle comunità del sisma, con una norma che consente di godere di una flat tax al 7% per tutti i residenti stranieri percettori di pensione straniera che decidono di venire a vivere nei nostri bellissimi borghi”.

Così Guido Castelli, commissario al Sisma 2016, il 2 aprile durante la firma del protocollo d’intesa tra il Commissario Straordinario al sisma 2016 e il CGIE in relazione alla flat tax al 7%, strumento fiscale già attivo nel nostro Paese e dedicato ai cittadini pensionati residenti all’estero da almeno 5 anni, percettori di un reddito da pensione da un soggetto straniero, che vogliono venire a vivere dell’Appennino centrale. “Una norma che c’è, una norma utile che rivolgiamo soprattutto a chi magari ha desiderio di tornare a casa - aggiunge - Sono i nostri emigrati, sono la progenie di tutti coloro dovettero lasciare la loro casa e che oggi potrebbero tornarvi in una condizione ristabilita, armoniosa e utile fiscalmente”.
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