A che età si prende la patente dell’auto in Italia? Secondo l’indagine commissionata da Facile.it a mUp Research e Norstat, in media, gli automobilisti italiani hanno conseguito la licenza di guida appena prima dei 20 anni, per la precisione a 19 anni e 10 mesi. Più nello specifico, il 50% degli intervistati ha preso la patente dell’auto a 18 anni, il 23% a 19 anni e il 10% a 20 anni; appena uno su sei l’ha conseguita dopo i 21 anni. Se in linea generale, più di 9 italiani su 10 con età compresa tra i 18 e i 74 anni hanno la patente dell’auto  - in particolare, il 94% del campione maschile intervistato e il 90% di quello femminile - gli uomini conseguono la patente, in media, quasi un anno prima rispetto alle donne: a 19 anni e 5 mesi per la precisione, rispetto ai 20 anni e 4 mesi dichiarati dal campione femminile.

Dopo il successo in Europa, dove Road to Salone 2024 ha fatto tappa a Parigi, Copenhagen, Londra e Berlino, è la volta degli Stati Uniti. Prosegue il viaggio itinerante per anticipare le novità della 62ª edizione, in programma dal 16 al 21 aprile, nel cuore delle più importanti metropoli americane. Un nuovo tour di incontri, accompagnati da approfondimenti digitali, co-progettati e coordinati con il supporto dell’Agenzia ICE, in collaborazione con le sedi locali di AIA (American Institute of Architects), per un dialogo aperto con tutta la community del design di un mercato chiave per il settore. Quello statunitense rappresenta infatti un importante bacino d'affari per il comparto: il Made in Italy gode di ottima reputazione e i prodotti di design, in particolare, hanno registrato un importante volume di vendite anche nei primi 9 mesi del 2023 (seppure in calo rispetto al 2022), con un valore pari oltre i 1,2 miliardi di euro.

Una bioplastica elettro conduttiva biodegradabile, nanostrutture per nuove nanomedicine, una tecnologia per la somministrazione di farmaci al colon, composti per il dolore neuropatico e infiammatorio, un dispositivo medico per il trattamento non farmacologico e non invasivo del dolore cronico, un fortificante del latte materno per migliorare la nutrizione dei neonati, una molecola antifungina per la candidosi, un indicatore per monitorare l’insorgenza e la progressione di sarcopenia nell’osteoporosi al fine di ridurre il rischio di frattura, identificare precocemente nel cane la degenerazione della valvola mitrale, la valorizzazione dei sottoprodotti dell’industria casearia, un software integrato con intelligenza artificiale per supportare le revisioni sistematiche delle pubblicazioni scientifiche:

Tuoro sul Trasimeno, incantevole località affacciata sulla parte settentrionale del lago Trasimeno, è una perla ricca di storia, arte e cultura in provincia di Perugia. Sul suo lido si trova il molo d'imbarco per i traghetti diretti all'Isola Maggiore e all'Isola Polvese, due mete imperdibili per chi vuole scoprire le bellezze dell'Umbria. Storicamente, il suo passato è segnato dalla celebre "battaglia del Trasimeno" del 217 a.C., dove l'esercito cartaginese di Annibale sconfisse gli antichi romani, mentre oggi è una meta perfetta per turisti o emigrati che vogliono riscoprire la propria terra. Nel cuore del centro storico svetta il maestoso Palazzo della Capra, legato alla leggenda che lo colloca sul mausoleo di un comandante romano.

Un nuovo “carburante” per i satelliti spaziali: lo iodio. È l’innovazione su cui punta BOOST, nuovo progetto di ricerca Horizon Europe coordinato dall’Università di Bologna. L’obiettivo è consolidare la tecnologia dello iodio come propellente chiave per i piccoli satelliti (SmallSats), sviluppando attività di ricerca all'avanguardia in grado di rivoluzionare il campo della propulsione satellitare. “BOOST non è solo un progetto sulla propulsione spaziale, ma un'iniziativa che cambierà il modo in cui concepiamo e utilizziamo la tecnologia dei propulsori”, spiega Fabrizio Ponti, professore al Dipartimento di Ingegneria Industriale dell'Università di Bologna e coordinatore del progetto.

Un nuovo studio globale guidato da Kai Ruggeri, PhD, della Columbia Mailman School of Public Health, che ha coinvolto oltre 80 collaboratori provenienti da più di 30 Paesi, sottolinea il ruolo cruciale delle scienze comportamentali nella formulazione di decisioni politiche, sviluppando al contempo un nuovo metodo per valutare l’evidenza sperimentale su politiche pubbliche in maniera sistematica. I risultati sono stati pubblicati sulla rivista Nature. Nell’aprile 2020, un gruppo di ricercatori ha pubblicato un articolo di notevole impatto con 19 raccomandazioni politiche sul COVID-19 basate sulle scienze comportamentali.

Oggi gli adolescenti prendono ancora la paghetta dai genitori? Se sì, quanto e con quale periodicità? E attraverso quali strumenti? Secondo un’indagine commissionata da Facile.it agli istituti di ricerca mUp Research e Norstat, la ottengono in media 6 giovani su 10 (59,8%) con un’età compresa tra i 10 e i 18 anni; ovviamente al crescere dell’età aumentano anche le percentuali e, suddividendo in fasce anagrafiche più ristrette, tra i 15-18enni la percentuale supera il 70% (71,7%), mentre il valore scende al 51% per chi appartiene alla fascia 10-14 anni. Ma ogni quanto mamma e papà danno la paghetta ai propri figli? E quale cifra?

Quasi 100 milioni di spostamenti al giorno, con un tempo dedicato di circa 60 minuti e 26,7 km percorsi. Sono i numeri (alti) della mobilità nel nostro Paese che rendono il tema della sicurezza stradale prioritario. Dopo un 2022 con incidenti stradali in aumento (165.889, +9,2% sul 2021), pari a 281,2 ogni 100mila residenti in Italia, e i primi sei mesi del 2023 che confermano questo trend, è pronto il nuovo codice stradale che prevedrà, tra gli altri, l'inasprimento delle sanzioni per l’utilizzo del cellulare alla guida o per chi consuma alcol.

 Grazie a un’occupazione in ripresa seppur distante dai livelli europei, continua a migliorare il rapporto attivi/pensionati, fondamentale indicatore di tenuta della previdenza italiana: nel 2022 il valore si attesta a quota 1,4443. La “soglia della semi-sicurezza” dell’1,5 è ancora lontana ma, nel complesso, il sistema regge e continuerà a farlo, a patto di saper compiere - in un Paese che invecchia - scelte oculate su politiche attive per il lavoro, anticipi ed età di pensionamento.








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