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Le cose più belle della vita non sono cose, recita un celebre adagio: sembrano pensarlo anche gli italiani, che nella classifica di ciò che dà senso all'esistenza mettono sul podio la famiglia, seguita da amore e amicizia. Il più grande desiderio per le generazioni a venire è figlio dei tempi: la pace in tutto il mondo. Per proiettare un ricordo di sé e dei propri valori, per lasciare ai posteri una traccia di essi, quasi un intervistato su quattro pensa al lascito solidale che, a grande sorpresa non è solo nei pensieri dei "silver”.
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Spostandoci sul piano prettamente personale, sulle esperienze più appaganti nella propria vita, sul podio troviamo i momenti con la famiglia (59.2%), poi la nascita di figli o nipoti (51.8%) e soltanto al terzo posto i traguardi personali (50.2%). L'amore e le amicizie sono indicati molto meno della famiglia, entrambi poco sopra il 32%. I momenti con la famiglia sono maggiormente indicati nel Centro e nel Sud del Paese, mentre i traguardi personali sono sopra media nel Nord-Est.
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Indagando sull'aspetto di sé che si vorrebbe restasse anche dopo la propria morte, il 40.5% indica il continuare a vivere nel ricordo degli altri (donne 46%, 55-70enni: 43%). Il 35% sceglie i propri valori, gli ideali per cui ha vissuto (55-70enni: 39%). Il 24.5% indica, invece, il tramandare la memoria storica personale, i fatti e i momenti storici di cui è stato testimone (uomini 28%, 25-34enni 33% - molto interessante visto che è la generazione che per motivi anagrafici ha una memoria storica quantitativamente minore). Guardando alle cose belle di sé che si vorrebbero tramandare alle generazioni future, l'onestà, la trasparenza (50.2%) dominano nettamente la classifica, seguite a grande distanza dalla speranza, la capacità di guardare in modo positivo al futuro (31.0%).
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Si è svolta il 10 aprile l’audizione dell’INPS sugli effetti della transizione demografica presso la Commissione parlamentare di inchiesta sugli effetti economici e sociali derivanti dalla transizione demografica. Secondo quanto emerge dai dati illustrati dall’Istituto, le più recenti previsioni demografiche confermano un quadro potenzialmente critico per il futuro del Paese. Il calo della popolazione residente sarà costante nei prossimi decenni: da circa 59 milioni nel 2023, a 58,6 milioni nel 2030, 54,8 milioni nel 2050 e 46,1 milioni nel 2080. All’origine della contrazione vi è una dinamica demografica negativa in atto da oltre vent’anni
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“Con questa riunione straordinaria la Corte si presenta alle istituzioni del Paese e alla società civile per dar conto dell’esercizio della sua giurisdizione costituzionale. E lo fa oggi in tempi difficili, come quelli che stiamo vivendo, quando nuove preoccupazioni affollano i nostri pensieri, anche a causa di una guerra in terra d’Europa. Il futuro è divenuto incerto e nello scenario globale vari parametri sembrano in rapido e imprevedibile mutamento.
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Polemica in aula alla Camera sull’esame delle mozioni relative al piano ReArm Ue, proposto dalla Commissione Europea. Secondo le opposizioni, infatti, la mozione di maggioranza, l’unica che ricevuto il parere favorevole del governo e che è poi stata approvata con 144 sì lo scorso 11 aprile, non menziona in alcun punto il piano di riarmo europeo, pur essendo questo uno dei temi principali all’ordine del giorno della seduta. La mozione ribadisce invece la necessità di rafforzare le capacità di difesa nazionale nel contesto dell’Alleanza Atlantica:
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“Il decreto Sicurezza appena entrato in vigore pone seri problemi di metodo e di merito, già denunciati dall’Accademia e dall’Avvocatura. Sul metodo, perché il ricorso al decreto legge ha posto nel nulla un fecondo dibattito in Parlamento che durava da oltre un anno. Sul merito, perché le quattordici nuove fattispecie incriminatrici, l’inasprimento delle pene di altri nove reati e l’introduzione di aggravanti prive di fondamento razionale danno vita a un apparato normativo che non si concilia facilmente con i principi costituzionali di offensività, tassatività, ragionevolezza e proporzionalità”.
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“Buona Domenica delle Palme e buona Settimana Santa!". Ancora poche parole pronunciate da Papa Francesco in piazza San Pietro domenica 13 aprile. Una nuova sorpresa, al termine della Messa delle Palme presieduta dal card. Leonardo Sandri, delegato del Pontefice che ha anche letto l’omelia preparata dal Papa. Bergoglio ha voluto essere sul sagrato della basilica di San Pietro al termine della celebrazione per poi intrattenersi una decina di minuti, salutando anche alcuni fedeli.
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Pasqua 2025 è alle porte e la corsa alle uova è già iniziata – soprattutto online. A marzo, sono state oltre 12.000 le ricerche degli utenti su Trovaprezzi.it relative ad un uovo di cioccolato da acquistare: un dato più che raddoppiato rispetto allo scorso anno, segno che anche il settore dolciario si sta digitalizzando sempre più. Tra le centinaia di offerte disponibili, oltre 250 quest’anno, spiccano i grandi classici come Kinder, Lindt e Dolfin, ma cresce anche la curiosità verso uova artigianali o con sorprese originali. Per orientarsi in questa abbondanza di proposte, QualeScegliere.it – il portale che prova e confronta i prodotti per aiutare i consumatori a fare acquisti consapevoli – ha stilato una guida completa che spiega come valutare davvero la qualità di un uovo di Pasqua. Cosa determina il prezzo di un uovo di Pasqua?